La società subacquea che è intervenuta per prima dopo il naufragio della motonave Rosso è la stessa che aveva collaborato con il faccendiere Giorgio Comerio, personaggio già al centro di molte inchieste sul traffico internazionale di rifiuti radioattivi e di armi. Una verità che emerge dalle carte desecretate dal governo Renzi e dalle quali si scorgono altre anomalie: come lo squarcio realizzato sulla paratia dal personale della Smith tak, la società olandese specializzata nei recuperi di materiale radioattivo. Tutti elementi che sembrano offrire un nuovo squarcio di verità sulla vicenda della nave spiaggiata ad Amantea. I particolari di questa inquietante storia sono contenuti in un articolo pubblicato sul nostro settimanale.
(Sul Corriere della Calabria in edicola da oggi a giovedì 26 giugno l’articolo a firma di Roberto De Santo)
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