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IL PAPA IN CALABRIA | «Impegno concreto nel reinserimento sociale dei detenuti»

CASSANO ALLO JONIO «Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena è essenziale e l’attenzione in pro…

Pubblicato il: 21/06/2014 – 9:22
IL PAPA IN CALABRIA | «Impegno concreto nel reinserimento sociale dei detenuti»

CASSANO ALLO JONIO «Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena è essenziale e l’attenzione in proposito deve rimanere sempre alta». Lo ha detto il Papa incontrando i detenuti del carcere di Castrovillari, «primo gesto – ha sottolineato – della mia visita pastorale» in Calabria. Ma ciò «non è sufficiente se non accompagnato da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società».

Papa Francesco ha introdotto il tema del reinserimento sociale citando il discorso di Benedetto XVI alla 17.ma conferenza dei direttori delle amministrazioni penitenziarie del Consiglio d’Europa del 22 novembre 2012. Ma, ha osservato papa Bergoglio davanti ai 180 uomini e donne detenuti nel carcere di Castrovillari, «il pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano». «In questo cammino – ha aggiunto – entra anche l’incontro con Dio, la capacità di lasciarci guidare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e perdonare i nostri errori». «Il Signore – ha sintetizzato il Pontefice – è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale». Quando la “finalità” del reinserimento dei detenuti «viene trascurata, l’esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l’individuo e la società». Lo ha detto il Papa incontrando i detenuti nel carcere di Castrovillari.

Il Papa ha concluso augurando che «questo tempo di detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da Dio questa grazia», e con un «incoraggiamento a tutti coloro che operano in questa Casa: ai dirigenti, agli agenti di Polizia carceraria, a tutto il personale». (0090)

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