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Loop Loona, è calabrese la regina dell'hard core rap

Qualcuno la ricorda sgomitare, un lustro fa o poco più, nelle battle di freestyle in cui era l’unica donna. Erano i tempi di Tecniche Perfette, le agguerritissime arene di rap dal vivo itineranti e…

Pubblicato il: 23/06/2014 – 10:56
Loop Loona, è calabrese la regina dell'hard core rap

Qualcuno la ricorda sgomitare, un lustro fa o poco più, nelle battle di freestyle in cui era l’unica donna. Erano i tempi di Tecniche Perfette, le agguerritissime arene di rap dal vivo itineranti e con finale al Nord. I contest su Mtv sono arrivati dopo… Negli anni, Loop Loona ha sfidato – non solo al microfono – i colleghi maschietti che nella migliore delle ipotesi l’accoglievano con sorrisini o dando di gomito. Ha risposto alle battutine con le rime. Ha soprattutto affinato lo stile – che è comunque rimasto nettamente old school – e definito l’attitudine di liricista diretta e combattiva, tanto che nel vedere la bella copertina di “Senza fine” (artwork Fabio Gaudio) – il nuovo album fuori il 2 luglio, anticipato su rock.it e in free streeming solo per oggi – ci si aspetterebbe di vedere il bollino «Parental advisory / Explicit lyrics», in basso a destra, come nella golden age del rap statunitense.
Nata e cresciuta in un paese del Reggino in cui «al posto della giunta comunale ci sono i commissari» e dove «i picciotti vestono Paciotti», poi emigrata a Roma come molti altri talentuosi artisti suoi corregionali, la rapper “lunatica” si conferma oggi una delle migliori voci del genere. Dai pezzi più autoreferenziali (dall’hard core de “La locusta” a “Venere” e “Monnalisa”, tutti suoi alter ego) a quelli più conscious (“Eternità”, con un sample di Notorious Big a impreziosire il migliore beat dell’album, o “Dalle mie parti”, «Dalle mie parti dicono di non parlare / di non sognare» anche se qualcuno non smette di pensare che «ce la puoi fare»), colpisce per le tematiche mai banali o superficiali; anche i testi sulla carta più leggeri come i pezzi “d’amore” – le virgolette non sono messe a caso – nascondono rime affilate ed esplicite (dalla title track, forse la più smooth e non solo per il ritornello, ad “Agatha Christie”), contro il sessismo di chi «fa a gara a chi ce l’ha più lungo» ma, forse ancora di più, contro il sentimentalismo melenso della produzione al femminile – e non solo – della scena rap italiana più commerciale.

 

UNA GAVETTA SENZA FINE “Senza fine” arriva dopo anni di quella che anche i rapper chiamano giustamente gavetta, fatta tra gioie e dolori, fischi e conquiste letteralmente in strada e non per cedere a luoghi comuni che appartengono di più alle periferie delle metropoli Usa: a fine anni novanta Loop Loona inizia a frequentare la scena rap underground delle sue parti e a partecipare alle jam – eventi, purtroppo, oggi sempre più minoritari rispetto a festival ed eventi –, alimentando una passione di cui resta traccia nella raccolta di brani prodotti tra il 2002 e il 2005: “Tv Elle. Il prequel” è un mixtape (altro supporto in estinzione con l’avanzata della Rete) pubblicato poi nel 2010 come street album interamente prodotto da Ffiume (un altro bel cervello reggino in fuga).
Nel frattempo la ragazza che non le manda a dire studia a Napoli, si laurea in lingua araba e passa lunghi periodi in Maghreb e Medio Oriente: in Siria e Tunisia collabora con alcuni artisti hip hop locali. Gli anni 10 del 2000 la vedono nella rosa dei partecipanti della prima edizione del contest Mtv Spit, in cui è l’unica donna in gara. Una storia che si ripete.

 

L’ARRIVO DI “LOONATICA” A dicembre 2012 arriva “Loonatica”, ep digitale prodotto musicalmente dal rapper e beatmaker conterraneo Turi e da Impro (il dj firma, tra le altre cose, il bel singolo “Vado via”). Si segnalano anche collaborazioni con produttori hip hop di rilievo come Mr Phil, The Night Skinny e A2so o i “monumenti viventi” Ice One e Double S, ma anche con artisti provenienti dalla dance come Steve Forest e Nicola Fasano. In mezzo, oltre a vari live tra cui quello al Festival Mi Ami 2013, arriva il “Loonedì freetape”, mixtape che nasce dall’appuntamento settimanale del “Freestyle del Loonedì”. Altro tributo alla forma-fruizione underground per eccellenza che contiene vere e proprie perle: il singolo “Athena”, simbologia magnogreca e flow alla Missy Elliot, è inserito nel nuovo album pubblicato da Antibemusic assieme ad altre tracce validissime come “Loop lunatica” e “Tutto chiaro”, prodotti nel 2012 anch’essi da Turi. “Senza fine” è insomma punto di arrivo da un lato – con il meglio dei pezzi fin qui prodotti affiancati ai nuovi – e di partenza dall’alto: da qui la Missy reggina inizia il suo decollo.
Intanto, il 20 agosto Loop Loona sarà a San Giovanni in Fiore per As They Like Sila Jam, interessante evento di hip hop “dal basso” giunto alla terza edizione. E la magia della battaglia di rime dirette continua. (0070)

eu. f.

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