REGGIO CALABRIA Un emendamento alla legge regionale 24 del 2013, inserito nell’assestamento del bilancio all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale, per differire a dicembre 2014 il termine per la liquidazione della società Calabria it, già in scadenza al 30 giugno. A presentarlo congiuntamente sono stati il presidente della Commissione di vigilanza Aurelio Chizzoniti e il consigliere regionale Pasquale Tripodi. «Sono certo – afferma Chizzoniti – che la proposta emendativa incontrerà la condivisione di tutto il consiglio regionale che peraltro aveva già prorogato detto termine sei mesi fa. Vista la testardaggine che caratterizza la gestione della vicenda dei 132 lavoratori che, nonostante la chiarissima previsione dell’articolo 11 comma 4 della legge regionale 24 del 2013, anziché transitare a Fincalabra, paradossalmente rischiano il licenziamento, non v’è dubbio che anche la magistratura inquirente debba preoccuparsi di fornire risposte in ordine alla sistematica elusione di quanto disposto dalla legge tutt’oggi vigente. In quest’ottica, appare di fondamentale centralità la nomina del presidente di Fincalabra da parte della giunta regionale, sperando che detta scelta ubbidisca a criteri legalitari, perché l’ultima cosa che vorrei fare è quella di estendere le denunce già pendenti al neopresidente di Fincalabra spa. Rispetto a un’altra delicata questione affrontata sempre dall’organismo di controllo che presiedo, e attinente la deliberazione 26/14 della sezione regionale di controllo della Corte dei conti sui rendiconti dei gruppi consiliari, su preciso mandato della stessa Commissione e d’intesa con i dirigenti Cortellaro e Latella, è stata redatta una memoria rimessa al presidente del Consiglio Talarico, ai capigruppo consiliari e a tutti i consiglieri regionali. Quest’ultima decisione è stata assunta anche sulla base di una recentissima sentenza della Corte costituzionale secondo la quale “l’analisi obbligatoria di tipo documentale non scende nel merito dell’utilizzazione delle somme e non può ledere l’autonomia politica dei gruppi interessati al controllo che resta di natura documentale”».
«Nella memoria da me prodotta – informa Chizzoniti – si raccomanda l’assunzione di una serie di iniziative: in primis, l’urgente modifica dell’articolo 7 della legge regionale 13 del 2002 per renderla conforme alla dichiarata incostituzionalità dei commi 11 e 12 dell’articolo 1 del decreto legislativo 174 del 2012. In secondo luogo si dovrebbe procedere sollevando il conflitto di attribuzione innanzi la Consulta, così come peraltro deciso ex ante da altre Regioni. Infine suggerisco di impugnare in via giurisdizionale dinnanzi al Tar la delibera 26, suggerendo al contempo ai capigruppo consiliari di intervenire nel promuovendo giudizio, ove non ritenessero di introdurlo autonomamente».
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