«Non conosco il motivo per il quale la “De Rose Corporation”, probabilmente incoraggiata dalla fin qui non molto incisiva attenzione riservata dalla Procura della Repubblica pr…
«Non conosco il motivo per il quale la “De Rose Corporation”, probabilmente incoraggiata dalla fin qui non molto incisiva attenzione riservata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro alle tenebrose vicende Fincalabra-Calabra IT e dintorni o forse perché vittima di incontrollati sussulti di protervia ed arroganza politica, ritiene comunque di poter sfacciatamente ordire raffinate trame volte ad assicurare l’oscena continuità operativa tentando di piazzare l’ingegnere Antonio Idone ai vertici di Fincalabra Spa. Umiliando anche l’inimitabile Richelieu». Lo afferma il presidente della Commissione Speciale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, che sulla vicenda ha inviato una lettera allla presidente facente funzioni della giunta regionale della Calabria Antonella Stasi, ai capigruppo consiliari, al procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro Antonino Vincenzo Lombardo e al sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, Gerardo Dominijanni.
«Soluzione quanto mai gradita – prosegue Chizzoniti – al signor De Rose, al dirigente Monea e soprattutto all’assessore regionale Demetrio Arena che, non a caso, nel corso dell’ultimo incontro sindacale gelò tutti respingendo le proposte formalizzate dai sindacati nell’interesse dei lavoratori affermando compos suis: ve la vedete con il nuovo presidente di Fincalabra. Sarà stato quindi soltanto un caso, una occasionale coincidenza se nel corso dei lavori dell’ultima giunta regionale lo stesso si è speso ultra vires per assicurarsi le prestazioni dell’ingegnere Idone offrendo, ex plurimis, un ulteriore dimostrazione di piena integrazione ad una societas sceleris che non intende mollare la preda di Fincalabra spa».