REGGIO CALABRIA I sindaci invadono il consiglio regionale. Motivo del contendere: l’aumento delle tasse sui rifiuti, disposto da un decreto dirigenziale firmato dal dg del dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri. Circa 50 primi cittadini provenienti da ogni parte della Calabria, tutti con la fascia tricolore, hanno letteralmente occupato la sala commissioni dove si stava svolgendo la riunione dei capigruppo, in attesa della seduta nella quale sarà approvato l’assestamento di bilancio. Le nuove disposizioni della Regione rischiano di mettere in ginocchio tutti i Comuni, questa l’accusa condivisa dai sindaci arrivati in Consiglio. Il decreto sancisce infatti un aumento della tassa di conferimento che passa da 91 euro a tonnellata a 141. Sale anche il contributo relativo all’umido, che da 34 euro a tonnellata sale fino a 91. Il decreto è di maggio, ma è retroattivo a decorrere da gennaio 2014. Dunque, la tassa sul conferimento, tenuto conto dei mesi appena trascorsi, toccherà quota 174 euro per il resto del 2014. Non solo: sono previste anche penalità per quei Comuni che non raggiungeranno il 25% di differenziata nel 2015 (ma anche sconti nella tariffa per chi otterrà risultati superiori, ndr). Tariffe salatissime contro le quali i sindaci hanno provato ad alzare la voce, ottenendo soltanto delle rassicurazioni di massima dall’assessore regionale all’Ambiente.
Franco Pugliano, infatti, ha assicurato un contributo della Regione pari a 20 milioni di euro, che dovrebbe servire ad alleggerire i rincari per i Comuni nel corso del 2014. Il futuro è invece molto più incerto, come ha ammesso anche l’assessore: «Non posso assicurare novità per il 2015, in assenza di nuove risorse». Un modo per dire che non è escluso che il prossimo anno gli eventuali “sconti” garantiti da quei 20 milioni non vengano nuovamente richiesti ai Comuni. Insomma, un’impasse di difficile risoluzione che ha fatto registrare la crescente esasperazione dei sindaci presenti a Palazzo Campanella. Che chiedevano due cose: il blocco degli aumenti per il 2014 e un tavolo di concertazione tra Regione e Anci in vista del tariffario 2015.
Ma dalla Regione sono arrivate pochissime aperture. Il problema è far quadrare i conti: l’intero sistema di gestione dei rifiuti regionali pesa circa 102 milioni all’anno. «Posso garantire – ha detto ancora Pugliano – che l’equilibrio di bilancio si può ottenere tagliando il 20% (i 20 milioni di finanziamento regionale, ndr), ma in ogni caso non è possibile lasciare buchi nel 2014». Quei fondi, in pratica, devono essere in qualche modo trovati, prima o poi. Uno scenario che ha fatto insorgere più di un sindaco. Luigi Stasi, primo di cittadino di Longobucco, annuncia le sue dimissioni: «Non è possibile andare avanti così. Noi stiamo già pagando i pregressi, adesso anche la politica regionale dovrebbe prendersi le sue responsabilità». Denuncia ripresa anche dal sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda: «Stiamo facendo grandi sforzi di bilancio, ma non saremo comunque in grado di raggiungere il 25% di differenziata nel 2015. Il mio Comune sta pagando tutto, la patologia dell’intero sistema non può essere scaricata su quegli enti che pagano regolarmente». (0020)
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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