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Aggredita la vicepreside del "Telesio". Tutti solidali con la prof

COSENZA Cosenza è ancora attonita dopo la notizia dell’aggressione alla vicepreside del liceo classico “B. Telesio” della città bruzia da parte dei genitori di una ragazza che è stata bocciata. &nb…

Pubblicato il: 26/06/2014 – 16:43
Aggredita la vicepreside del "Telesio". Tutti solidali con la prof

COSENZA Cosenza è ancora attonita dopo la notizia dell’aggressione alla vicepreside del liceo classico “B. Telesio” della città bruzia da parte dei genitori di una ragazza che è stata bocciata.  Tante le reazioni e i commenti che condannano duramente quanto accaduto. «Come gruppo consiliare del Partito democratico esprimiamo la più totale vicinanza e solidarietà alla professoressa Gallucci, vicepreside del liceo classico Telesio della nostra città, per la vile aggressione subita all’interno della scuola, che oggi più che mai dovrebbe essere vista come culla di cultura e insegnamento per la formazione delle future generazioni». È quanto si afferma in una nota del Gruppo del Pd del consiglio comunale di Cosenza diffusa dal vicepresidente, Marco Ambrogio.

«Non è la prima volta, né temo sarà l’ultima, che un docente venga preso a botte da genitori insoddisfatti della resa scolastica dei figli. Tutto questo accade anche perché davanti all’impreparazione si tende piu’ a promuovere che a bocciare». Lo sostiene, in una dichiarazione, il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori, il sociologo Antonio Marziale. «L’idea di poter aggiustare tutto con la raccomandazione – aggiunge Marziale – è una delle cancrene del Paese, Calabria compresa, ed è perciò che i ragazzi perdono lo spirito di autocritica e immaginano di poterla fare franca sempre e comunque. A ciò si aggiunga la moderna tendenza genitoriale a considerare i propri pargoli alla stregua di novelli Einstein. Ecco allora che la radice della devianza è individuabile in una distorsione culturale, che getta nel fango la meritocrazia a vantaggio della mediocrità. E ciò non avviene soltanto a scuola». Immediata anche la reazione del sindaco Mario Occhiuto: «Episodio inaudito e sconcertante che ci porta a interrogarci non solo sulla vulnerabilità dell’istituzione-scuola quanto sulla crisi che ha investito la famiglia. Esprimo la mia vicinanza umana alla professoressa Rosanna Gallucci, vittima di una cieca violenza e comprensibilmente sotto choc per le ferite fisiche e psicologiche subite, e alla quale rivolgo un affettuoso pensiero di solidarietà. La vicenda sarà certamente indagata nel suo aspetto giudiziario, ma a mio parere va anche approfondita sul piano del disagio sociale e familiare, dell’arroganza, della prepotenza che dilagano sempre più spesso a scapito di chi svolge un delicato ruolo educativo».

AGGREDITA LA VICEPRESIDE DEL “TELESIO”

STUDENTI SOLIDALI CON LA PROFESSORESSA GALLUCCI

La Questura di Cosenza sta svolgendo accertamenti in merito all’aggressione subita dalla vicepreside del liceo classico “Telesio” della città dei Bruzi, Rosanna Gallucci, ad opera dei genitori di una studentessa che avevano chiesto di incontrarla per chiedere chiarimenti sui motivi della bocciatura della figlia. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per accertare l’esatta dinamica di quanto accaduto. 

«Esprimiamo la più totale e incondizionata solidarietà alla professoressa Rosanna Gallucci, da sempre distintasi per l’impegno e la dedizione profusi per la nostra scuola, la nostra formazione e la nostra crescita. Quanto successo ci lascia attoniti e sconvolti e desta preoccupazione in ognuno di noi». Lo affermano, in una dichiarazione, Mario Russo e Tommaso Greco, rappresentanti degli studenti del liceo classico “Telesio”. «Non riusciamo a credere – aggiungono – che un nostro educatore possa pensare di essere esposto ad azioni spregevoli come quella consumatasi a scapito della professoressa Gallucci e che si debba aver timore di giudicare in modo obiettivo e meritocratico, in un clima di serenità, l’impegno e i risultati scolastici di ognuno di noi. Ma riponiamo in noi e nelle nostre famiglie la speranza che tali gesti restino isolati. Il liceo “Telesio” ha da sempre rappresentato garanzia di tradizione e formazione per la nostra provincia. Prima di iscriverci al liceo, stentavamo a comprendere il significato di questa frase. Ora la comprendiamo a pieno. Possiamo testimoniare, senza esitazione alcuna, che mai avremmo immaginato potesse verificarsi un fatto simile perché viviamo quotidianamente una collettività lontana anni luce da quella che e’ stata dipinta agli occhi dell’opinione pubblica, alla luce degli ultimi avvenimenti». «Non vorremmo che quest’ultima notizia – dicono ancora i rappresentanti degli studenti – possa gettare altro fango sulla nostra scuola, che assolutamente non lo merita. La nostra scuola merita ben altro per la storia, la tradizione, le eccellenze che vanta e per una comunità studentesca che, quotidianamente, testimonia una realtà differente da quella costruitasi negli ultimi tempi nell’immaginario collettivo. Il “Telesio” è un’altra cosa, non è quello delle notizie sul giornale: il Telesio è una lunga tradizione che noi viviamo tutt’oggi e che vorremmo far vivere a chi dopo di noi sarà un “Telesiano”». (0050) 

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