«Deve intervenire il governo sull’assestamento di bilancio della Regione Calabria, che ha rifiutato di recuperare 32 milioni di euro da imprenditori amici». Lo dichiarano, a proposito di somme non restituite da beneficiari di finanziamenti ottenuti senza i criteri previsti, i parlamentari M5S Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni, che aggiungono: «Il presidente della commissione speciale di Vigilanza del Consiglio regionale, Aurelio Chizzoniti, non ha votato l’assestamento, il che è indicativo per il governo nazionale, al di là della dialettica politica. È gravissimo che la Regione abbia rinunciato a ricuperare tutti quei soldi, che imprenditori come Umberto De Rose devono invece restituire. A un passo dal dissesto finanziario, la Regione sta favorendo chi ha incassato lauti contributi senza assumere i lavoratori pattuiti. La magistratura non può permetterlo». Proseguono i parlamentari Cinque Stelle: «La Regione di Scopelliti, ora guidata dalla vicepresidente Stasi, imposta e non eletta dai cittadini, sta mantenendo un sistema di potere che non persegue il bene comune e che, stando al disastro dei conti rilevato dalla Ragioneria dello Stato, ha replicato il “modello Reggio” a Catanzaro». Concludono Nesci, Morra, Parentela e Dieni: «Il quadro è chiarissimo. Bisogna tornare subito al voto per impedire che le pedine di Scopelliti facciano ulteriori danni, anche irrimediabili». (0070)
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