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Il ministero della Salute annulla gli atti firmati da Scopelliti

CATANZARO Contrordine, compagni. I decreti firmati da Scopelliti come commissario al Piano di rientro sarebbero da cancellare. Parola di Beatrice Lorenzin, che li avrebbe dichiarati nulli con una c…

Pubblicato il: 27/06/2014 – 17:34
Il ministero della Salute annulla gli atti firmati da Scopelliti

CATANZARO Contrordine, compagni. I decreti firmati da Scopelliti come commissario al Piano di rientro sarebbero da cancellare. Parola di Beatrice Lorenzin, che li avrebbe dichiarati nulli con una comunicazione recapitata nella giornata di oggi dal ministero della Salute al dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria. Potrebbe, dunque, chiudersi così – con tre decreti pubblicati sul portale istituzionale e un sostanziale nulla di fatto – una delle giornate più tormentate delle ultime settimane, se non sul piano politico almeno su quello burocratico. È iniziato tutto in mattinata, con gli atti firmati da Scopelliti in qualità di commissario, grazie a un parere «interlocutorio» dell’Avvocatura regionale, che – dietro richiesta del dg Bruno Zito – spiegava che la competenza a decidere sui poteri di Scopelliti spettava ad altri (l’Avvocatura distrettuale dello Stato) ma lasciava aperto uno spiraglio per l’ex governatore, prontissimo a sfruttarlo.
Si era inserito nella vacatio, Peppe Scopelliti, per portare a termine alcuni iter avviati per i quali mancava soltanto una firma, la sua. Che è arrivata il 26 giugno assieme a quella di uno soltanto dei due subcommissari, Andrea Urbani. L’altro, il generale della guardia di finanza Luciano Pezzi, non ha partecipato al “ritorno” del presidente al timone della sanità calabrese: non ha siglato nessuno dei decreti che, ora, sarebbero sul punto di essere annullati. Scopelliti non è più il commissario al Piano di rientro e dovrà farsene una ragione. Non potrà, dunque, neanche portare a compimento quella che a molti è sembrata una vendetta politica: la revoca del direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli. Iniziata qualche settimana fa con una delibera di giunta (preceduta da un lungo saluto – durato quattro ore – dell’ex governatore agli assessori), la defenestrazione del dg avrebbe dovuto terminare con un atto dell’Ufficio del commissario. E il “dispetto” politico ai fratelli Gentile, grandi sponsor di Scarpelli accusati di aver contribuito alla debacle elettorale scopellitiana alle europee, sarebbe stato completo. La comunicazione arrivata dal ministero va in senso contrario: Moretti, sostituto del manager cosentino, non potrà insediarsi. (0020)

 

 

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