REGGIO CALABRIA In relazione alla proposta di legge regionale connessa al riordino del servizio di gestione dei rifiuti urbani che il Consiglio non ha approvato nella seduta del 24 giugno, sollecitandone l’esame da parte della quarta Commissione, il presidente della Commissione di Vigilanza Aurelio Chizzoniti, in coerenza con la posizione contraria assunta sul punto durante i lavori assembleari, ha comunicato ai presidenti del Consiglio, della Giunta e della quarta Commissione ed a tutti i consiglieri regionali che, «ove l’articolato predisposto non dovesse essere abbondantemente rivisto, recuperandolo entro gli argini di un alveo rigorosamente legalitario, il mio voto contrario sarebbe inevitabile». Lo rende noto un comunicato del Consiglio.
«Sin dal 7 aprile scorso – prosegue Chizzoniti – ho segnalato alla quarta Commissione il rischio (posto che sia tale) d’incorrere nella previsione surrogatoria di cui all’articolo 3 bis del decreto legge 138/2011, suggerendo una serie di irrinunciabili correzioni all’articolato del testo legislativo, ma ciò nonostante, sono inutilmente spirati ben 3 mesi, contraddistinti da una colpevole e forse funzionale inerzia che oggi non può essere strumentalmente utilizzata per legittimare la frettolosa approvazione di una legge in stato confusionale e nella cui orbita gravitano enormi interessi finanziari».
Chizzoniti, ribadendo la netta avversione a quella che definisce «un’infida e subdola delega in bianco concessa al dipartimento Ambiente prevista fra le righe della prefata legge nel caso in cui (abbondantemente prevedibile) non si dovessero attuare le imponenti prescrizioni di cui all’articolo 6 della stessa», conclude affermando che «all’approvazione di una legge permeata da una serie incredibile di forzature ed illegalità è preferibile il Prefetto-Commissario».
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