IN EDICOLA | Più soldi per tutti

La burocrazia viene prima di tutto. Anche a costo di pagare più del dovuto. Lo certifica la relazione messa a punto al termine dell’ispezione (anche) nella parte dedicata ai top manager di Palazzo Campanella. Conviene partire dai fondamentali. Zoccali, il dirigente più pagato dalla Regione, non avrebbe «esperienza quinquennale nella qualifica dirigenziale, requisito richiesto dall’articolo 25 dalla legge regionale numero 7 del 1996 per la nomina a direttore generale». Non avrebbe avuto, se- condo le valutazioni dello 007 ministeriale, neppure i titoli per ricoprire il posto che gli è stato assegnato (è il dg della presidenza della giunta). E neppure quelli per diventare segretario generale, sempre della giunta. Figuriamoci se gli si poteva assegnare un’indennità accessoria di 72mila euro in virtù della sua alta professionalità. Tutto «illegittimo», eppure è successo. Conclusione: all’ex city manager di Reggio Calabria sono andati, tra il 2010 e il 2013, oltre 735mila euro di troppo. Un record nelle proporzioni, un déjà vù nei modi. Pesantissimi i rilievi anche alla voce “ufficio stampa”. Ammonta a 3,4 milioni il totale degli stipendi illegittimi per il Consiglio mentre in giunta quasi tutte le assunzioni sarebbero irregolari. Segnalazione da record, inoltre, per l’ex capo di Gabinetto di Loiero, Michelino Lanzo: più di un milione di euro finisce nel mirino dell’ispettore del ministero dell’Economia Gaetano Mosella. Per non parlare poi del personale della Regione. L’ammontare delle risorse indebitamente erogate «che rappresentano voci di danno per l’ente» supera, in quattro anni, i 12 milioni di euro.

(I servizi di copertina, a firma di Pablo Petrasso e Antonio Ricchio, si trovano sul numero 157 del Corriere della Calabria in edicola fino a giovedì 3 luglio)