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Atti «irricevibili», la Regione accusa il ministero

CATANZARO È il ministero ad aver cambiato atteggiamento negli ultimi mesi, non Scopelliti. L’ex governatore ha continuato a firmare decreti come se niente fosse anche dopo la condanna e la sospensi…

Pubblicato il: 30/06/2014 – 17:08
Atti «irricevibili», la Regione accusa il ministero

CATANZARO È il ministero ad aver cambiato atteggiamento negli ultimi mesi, non Scopelliti. L’ex governatore ha continuato a firmare decreti come se niente fosse anche dopo la condanna e la sospensione. E a Roma non hanno mai detto nulla. Fino a sabato, quando hanno dichiarato irricevibili gli ultimi due atti. È il dipartimento Salute della Regione a ripercorrere i passi del giallo burocratico in una nota dell’ufficio stampa della Regione: «Dalla data accertamento di sospensione di Giuseppe Scopelliti dalle funzioni di Presidente della Regione (30 aprile 2014) a oggi, sono stati in tutto undici i decreti firmati dallo stesso nella qualità di Commissario per il piano di rientro dal deficit sanitario. Tutti i decreti hanno seguito il normale iter. Il Ministero della salute ne ha dichiarato irricevibili due». La nota ricorda anche qual è stato il comportamento dei due subcommissari quando spiega che «i decreti inviati al Ministero sono stati firmati, nei casi previsti, e ciascuno in base alle proprie competenze, dai sub commissari Luciano Pezzi e Andrea Urbani». Il secondo ha firmato anche i due decreti più recenti e bocciati dal ministero, che il primo non ha invece sottoscritto.
È per questo che in dipartimento dichiarano di essere spiazzati: «Non si comprende come mai solo oggi il ministero si pronunci sull’irricevibilità degli ultimi due decreti quando nulla ha osservato sugli altri, potendo esitare i medesimi rilievi a partire dal primo decreto del presidente della giunta regionale emanato dopo la suddetta data del 30 aprile, datato 19 maggio».
«Appare utile inoltre – chiude la nota – aggiungere che altri sette decreti sono stati firmati da Scopelliti dal 27 marzo 2014, data di emissione della sentenza di condanna, sino alla data di accertamento della sospensione. Anche in questo caso si è seguito il naturale iter e il ministero non ha riscontrato alcuna anomalia».
Insomma, qualcosa è cambiato nelle stanze di un ministero che – specie nelle recenti parole di Beatrice Lorenzin – è stato tenero con il governatore Scopelliti quando si è trattato di valutare i risultati della gestione finanziaria della sanità calabrese. Uno strappo che ha sorpreso la Regione. (0020)

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