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E Sel accelera su dimissioni e voto in autunno

«Si ponga fine alla pantomima del consiglio regionale». All’indomani dello psicodramma collettivo affrontato dal Pd nel sudario dell’agroalimentare di Lamezia è il segretario regionale di Sel, Mari…

Pubblicato il: 01/07/2014 – 10:47
E Sel accelera su dimissioni e voto in autunno

«Si ponga fine alla pantomima del consiglio regionale». All’indomani dello psicodramma collettivo affrontato dal Pd nel sudario dell’agroalimentare di Lamezia è il segretario regionale di Sel, Mario Melfi, a strigliare i democrat e ad invitarli a mettere da parte le divisioni interne per accelerare il percorso verso il voto.
E se si vuole essere conseguenti e passare dalle chiacchiere ai fatti un modo c’è: dimettersi subito tutti. «Sciolto positivamente, da parte del Partito democratico, il nodo delle Primarie di Coalizione, adesso, lo stesso partito lanci un segnale chiaro ai calabresi – scrive infatti Melfi nella sua nota – che non si riduca alla mera espressione: “Occorre andare al voto al più presto”, ma concretizzi con atti veri, quali le dimissioni da parte dei consiglieri regionali, la volontà di andare al voto nel prossimo autunno».
Troppi problemi sul tappeto e nessuno che se ne occupi. Il segretario regionale di Sel spiega che il suo partito prende «atto positivamente che il Governo ha deliberato l’impugnativa della legge elettorale della Regione Calabria, auspica che lo stesso Governo ponga fine al massacro etico-morale-sociale che si sta perpetrando nel settore della Sanità nominando il nuovo Commissario ad acta».
«E’ veramente dicotomico il comportamento del presidente Renzi – prosegue Melfi – che insedia la Cabina di Regia per aiutare la Calabria ad uscire dalla stagnazione economica-sociale e poi non riesce a nominare dal 30 aprile un Commissario alla Sanità, che prenda il posto del sospeso presidente Scopelliti».
Un ritardo grave perché, spiega sempre Melfi, «in Calabria il diritto alla salute è diventato un optional; nei territori l’utenza è stretta tra viaggi nell’autombulanza in cerca di un posto-letto e/o viaggi della speranza in altre Regioni, implementando di fatto la spesa sanitaria e mentre si muore, o si rischia di morire, il cittadino legge di balletti di responsabilità tra subcommissari e giunta regionale, di nomine ed assunzioni illegittime».
«Basta – conclude il segretario regionale di Sel – Occorre un sussulto di dignità da parte dei politici, occorre non far perdere almeno le residue speranze ai calabresi».

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