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Callipo a Renzi: "rottama" il vecchio Pd

LAMEZIA TERME Invoca la rottamazione e fa appello a Matteo Renzi affinché intervenga sulle questioni calabresi. Pippo Callipo torna a far sentire la sua voce ed è un’uscita destinata a far rumore p…

Pubblicato il: 02/07/2014 – 16:17
Callipo a Renzi: "rottama" il vecchio Pd

LAMEZIA TERME Invoca la rottamazione e fa appello a Matteo Renzi affinché intervenga sulle questioni calabresi. Pippo Callipo torna a far sentire la sua voce ed è un’uscita destinata a far rumore perché sono tranchant i giudizi che l’ex candidato alla presidenza della Regione riserva ai big del Pd calabrese. L’imprenditore vibonese, che guarda al centrosinistra come possibile approdo in vista delle prossime regionali, si confessa «deluso» per l’esito dell’assemblea regionale del Pd, che ha stabilito di celebrare per il 21 settembre le primarie di coalizione per individuare il candidato a governatore del centrosinistra. Nel mirino finisce pure Lorenzo Guerini, il dirigente del Nazareno a cui è stata affidata la gestione di questa pratica. Callipo lo paragona a «Ponzio Pilato». Un modo colorito per spiegare che «Roma non interferisce nelle questioni calabresi».
Callipo ricorda il precedente del 2010 «quando chiesi a Bersani di venire in Calabria e lui mi rispose: “Non posso venire perché lì c’è una situazione molto complessa”. Oggi sembra di rivivere la stessa strategia». Fin qui l’affondo nei confronti di Guerini.
A Renzi, invece, l’ex presidente di Confidustria Calabria lancia un appello accorato: «Oggi lei, che parla da sempre, fin dall’inizio della sua ascesa politica, di rottamazione, di nuovo, di cambiamento, di donne e uomini nuovi, ci lascia in mano alle persone responsabili di questi ultimi trent’anni di amministrazione fallimentare. In nessuna azienda privata ben amministrata potrebbe succedere una cosa del genere. È aberrante, pensare che per i prossimi cinque anni avremo al timone comandante e marinai che hanno già fatto finire la nave sugli scogli». Ogni riferimento a chi finora ha avanzato la sua candidatura alle primarie è puramente voluto. Così come è volutamente cercato il tentativo di sottolineare l’insoddisfazione per il lavoro condotto finora da Guerini: «Queste persone alle quali lei, attraverso il suo vice segretario, Guerini, ha dichiarato “la non interferenza”, secondo me non meriterebbero la sua fiducia. Hanno contribuito alla distruzione della vita socioeconomica della nostra meravigliosa regione. Continuano a tenerla sotto scacco e nello stato di grande bisogno, perché solo così possono “gestire” le persone e continuare a salvaguardare le loro immeritate carriere politiche. Ovviamente non tutti; ma la maggior parte sì».
Quanto al resto, Callipo torna a premere su quello che è stato da sempre un suo cavallo di battaglia ovvero sulla necessità di porre un freno alla fuga dei cervelli: «Qui non ci lasciano crescere, non vogliono lo sviluppo economico, non vogliono che si crei vera occupazione perché solo così possono gestire la popolazione calabrese. I giovani e le menti continuano a lasciare la regione in cerca di occupazione e “loro” questo vogliono, perché così non si crea una classe intellettuale che li contesti. In una poesia, Nicola Giunta di Reggio Calabria scriveva “nani su’ iddi e vonnu a tutti nani”. Questa è la triste verità alla quale, violentandoci psicologicamente e moralmente, ci dobbiamo abituare».
Ma l’affondo vero e proprio nei confronti dell’establishment del Pd calabrese arriva sul finale: «Mi appello a lei perché solo lei in questo momento, ha in mano il destino della nostra regione. Si voterà, così pare, in autunno in Calabria. Riparta da qui, dal profondo Sud, con la sua rivoluzione! perché tutta l’Italia ci guarderà con attenzione. (Io parlavo di rivoluzione molti anni addietro). Faccia in modo che i calabresi riprendano fiducia in se stessi e continuino a credere in questa terra. Faccia in modo che riprendano coraggio ed entusiasmo e gridino: “Io Resto in Calabria!”». (0030)

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