CATANZARO Sarà la possibilità di visitare gratuitamente, a partire dal 6 luglio, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato, la prima applicazione di una delle norme contenute nel decreto Franceschini entrato in vigore il primo giugno. Nelle “Disposizioni urgenti per la tutela del Patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del Turismo” volute dal ministro per i Beni e le attività culturali in forza al governo Renzi, è infatti specificata la possibilità di accedere agli organismi pubblici di rilevanza artistico-culturale o che ospitano reperti artistici, ogni prima domenica del mese.
Difficoltosa, però, appare la ricezione del decreto per i musei calabresi. Prima di tutto perché per alcuni, come la Galleria Nazionale di Cosenza a Palazzo Arnone o il Museo statale di Mileto, l’apertura domenicale gratuita è già prevista, secondariamente perché, come ha riferito Nella Mari, storico dell’arte del coordinamento scientifico e organizzativo della Soprintendenza Bsae della Calabria, «le novità faticano a passare».
«Colpa del fatto – ha proseguito l’interessata – che si cerca di dividere anziché agevolare la volontà di fare rete, e allora anche comprendere i risvolti pratici di un decreto in piena attuazione può diventare un affare problematico. Il rischio, poi, è che con una cattiva applicazione si torni indietro di 30 anni, aggravando una realtà calabrese che già deve destreggiarsi tra mille ostacoli».
Zaira Bartucca
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