Strutture vecchie, impiantistica da rivedere e tante, tantissime, anomalie ai sistemi di depurazione dei reflui fognari. Le condizioni degli impianti lungo il Tirreno cosentino sono state fotografate dagli agenti della polizia provinciale di Cosenza, assieme agli uomini delle capitanerie di Porto e al Noe. Un lavoro certosino che è ora al vaglio del procuratore capo di Paola, Bruno Giordano che ha già provveduto a inoltrare le relazioni tecniche di ogni singolo impianto ai sindaci, agli uffici tecnici dei Comuni nonché alla Provincia e alla Regione per i provvedimenti amministrativi del caso. Un’operazione, quella avviata dalla Procura, che si sta rivelando una lotta contro il tempo per scongiurare il pericolo di vedere nuovamente peggiorata la balneazione del Tirreno cosentino.
(Il servizio “Depurazione sotto tutela”, a cura di Roberto De Santo, è sul numero 158 del Corriere della Calabria, in edicola fino al 10 luglio)
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