Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

SCOMUNICA DEI MAFIOSI | I detenuti del carcere di Larino non vanno a Messa

LARINO La scomunica di Papa Francesco a esponenti di mafia e ‘ndrangheta fa effetto sui detenuti ad alta sicurezza del carcere di Larino (Campobasso). E in molti chiedono chiarimenti sul significat…

Pubblicato il: 06/07/2014 – 10:45
SCOMUNICA DEI MAFIOSI | I detenuti del carcere di Larino non vanno a Messa

LARINO La scomunica di Papa Francesco a esponenti di mafia e ‘ndrangheta fa effetto sui detenuti ad alta sicurezza del carcere di Larino (Campobasso). E in molti chiedono chiarimenti sul significato e sui riflessi pratici del provvedimento, innanzitutto se abbia ancora senso, per loro, partecipare alla messa. “E’ una cosa sorprendente, che conferma quanto il Papa, parlando, incida nelle coscienze” è il commento dell’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Bregantini. Che a Radio Vaticana spiega che si tratta soprattutto di detenuti legati alla ‘ndrangheta e quindi contrariati dal messaggio di Bergoglio. La scomunica era arrivata dal Papa, il 21 giugno nel corso della visita pastorale a Cassano allo Jonio. Nel corso dell’omelia nella messa alla Piana di Sibari, con una chiarezza senza precedenti, Papa Francesco aveva detto: “I mafiosi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”.

Famiglia Cristiana sottolinea oggi che non è possibile “nessuna attenuante dopo le parole di Francesco”. E sull’atteggiamento dei detenuti di Larino, diversi dei quali legati alla criminalità organizzata, il settimanale dei Paolini parla di “ritorsione” perché considerano la scomunica “un affronto”. Il vescovo di Termoli-Larino, monsignor Gianfranco De Luca, ha colto l’occasione, oggi, celebrando una Messa nel penitenziario molisano, per illustrare il messaggio del Papa e dire che è difficile accogliere Dio se si ha “la notte” nell’animo. “I detenuti ne avevano parlato con il cappellano – racconta Bregantini -. Quest’ultimo ha invitato il vescovo De Luca a spiegare il senso dell’intervento del Papa. Ciò dimostra come non sia vero che dire certe cose sia clericalismo. In realtà le parole del Papa, come quelle della Chiesa e di Gesù Cristo, hanno sempre una valenza etica che diventa culturale ed economica, quindi con grandi riflessi politici”. “Questa mattina la messa era affollata – riferisce l’ispettore capo della polizia penitenziaria del carcere di Larino, Nicola Di Michele -. Quello di Larino è un carcere modello. Per esempio, se decidono di prendere iniziative, i nostri detenuti usano sempre scrivere una lettera alla direzione”.

L’anatema di Papa Francesco ricorda quello lanciato anni fa dalla Calabria da monsignor Bregantini quando era vescovo di Locri.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x