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ARMI SIRIANE | Rampelli chiede chiarimenti al governo

ROMA Nonostante il trasbordo della armi chimiche avvenuto la settimana scorsa a Gioia Tauro sia andato a buon fine per gli addetti ai lavori, sono ancora molti gli interrogativi che si pongono i ci…

Pubblicato il: 08/07/2014 – 13:53
ARMI SIRIANE | Rampelli chiede chiarimenti al governo

ROMA Nonostante il trasbordo della armi chimiche avvenuto la settimana scorsa a Gioia Tauro sia andato a buon fine per gli addetti ai lavori, sono ancora molti gli interrogativi che si pongono i cittadini e la politica a riguardo. A chiedere garanzie sul futuro smaltimento è stato adesso Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. Lo stesso ha affrontato la questione nell’ambito dell’appuntamento istituzionale tenutosi in data odierna alla Camera (ore 14:30), dalle Commissioni riunite nell’aula IV Commissione (III Esteri-IV Difesa). Secondo quanto appreso dalla nota diffusa alla stampa, non bisogna diminuire l’attenzione su quanto è accaduto. «Ci appare stravagante – ha sostenuto il politico – che l’Italia che non ha un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza dell’Onu, si sia dovuta far carico di un peso così gravoso. Quello che è avvenuto rappresenta un precedente gravissimo. La scelta di far passare la nave nel porto di Gioia Tauro, presa all’insaputa e poi a dispetto delle amministrazioni locali, è uno schiaffo ai buoni rapporti tra governo centrale ed enti locali. Evidentemente il governo tiene più alle relazioni internazionali che ai cittadini».
In secondo luogo, Rampelli chiede di accedere agli atti per capire con quale modalità sia stato stabilito il transito e il trasbordo delle armi chimiche in Calabria, di conseguenza all’indisponibilità espressa dagli altri paesi. «Vorremmo sapere – ha continuato l’esponente di Fi-An – se siamo stati in qualche modo indennizzati degli sforzi realizzati o se questa mobilitazione delle nostre migliori risorse è stata ripagata solo con generose pacche sulle spalle».
Ciò che chiede ora Rampelli al governo italiano è un’azione mirata per sottrarre il Porto di Gioia tauro al controllo della ‘ndrangheta in modo da poter rilanciare lo stesso, per non farlo diventare in futuro una mera «discarica speciale per il trattamento di armi chimiche».
In particolare, l’appello di Rampelli va Pinotti e Galletti, rispettivamente ministro della Difesa e dell’Ambiente. «Ci auguriamo – ha concluso – che nelle commissioni Esteri e Difesa di oggi saranno date risposte puntuali a queste domande e venga scongiurata l’ipotesi del processo di idrolisi nel Mediterraneo che, essendo notoriamente un mare chiuso, rischia danni ecologici oggettivi e permanenti».

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