BISIGNANO Tre anni e sei mesi di carcere. E’ questa la condanna inflitta al sindaco di Bisignano, Umile Bisignano, condannato per concussione e violenza privata. Secondo l’accusa, il primo cittadino, approfittando del suo ruolo, avrebbe condizionato la gestione della casa di riposo “Vincenzo Giglio”. In particolare, avrebbe minacciato Ivan De Bonis – all’epoca dei fatti amministratore delegato della struttura -, intimandogli che se non avesse assunto o licenziato le persone da lui indicate, il Comune non avrebbe pagato i debiti che aveva nei confronti della casa di riposo. Al sindaco viene contestato pure un episodio di violenza privata nei confronti di un politico locale: lo avrebbe minacciato al fine di non rivelare alla stampa notizie che riguardavano questioni politiche e amministrative.
Umile Bisignano è stato condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici durante l’esecuzione della pena e al risarcimento dei danni. Il sindaco è stato assolto, invece, dall’accusa di aver preteso rapporti sessuali da una donna con la minaccia di costringerla a lasciare l’alloggio popolare da lei occupato e di non farla più lavorare nella casa di riposo. Tale fatto per i giudici non sussiste e per questo è stato assolto Andrea Algieri, accusato del tentativo di costringere la donna al silenzio dietro pagamento di denaro. Infine, sono stati assolti dal reato di favoreggiamento Carmine Emilio Cairo e Marco Polillo. (0050)
x
x