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E la lista calabrese “inguaia” Salvini

Doveva essere l’occasione per festeggiare i recenti successi elettorali e ringraziare il segretario nazionale per il risultato conseguito, ma il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini,…

Pubblicato il: 16/07/2014 – 10:27
E la lista calabrese “inguaia” Salvini

Doveva essere l’occasione per festeggiare i recenti successi elettorali e ringraziare il segretario nazionale per il risultato conseguito, ma il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, o meglio la sua linea politica, esce a pezzi dall’assemblea provinciale dei militanti della Lega di Mantova. Nel mirino è finita in particolare la decisione di presentare una lista alle regionali in Calabria, che se ai non leghisti è suonata poco più che una curiosità, ai militanti lumbard appare come una negazione della ragion d’essere del movimento. Il centinaio di militanti che si è presentato alla chiamata del segretario provinciale Cedrik Pasetti, nella Chiesa Castello di San Martino dell’Argine, non ha mai nominato il leader nazionale, ma nella relazione che Pasetti farà al consiglio nazionale del partito in vista del congresso federale di domenica prossima, andrà a sottolineare che ancora una volta da Mantova arriva un’indicazione di linea diversa da quella di Salvini.
Basta pensare all’intervento della segretaria comunale di città, Elisa Grazioli, parzialmente riportato sul suo profilo Facebook. «La Lega non è un partito è un movimento, la Lega non è né di destra né di sinistra, la Lega nasce per attuare l’articolo 1 del nostro statuto (il conseguimento dell’indipendenza della Padania, ndr) – è la posizione della Grazioli –. Al tavolo degli indipendentisti veneti manca solo la Lega e allora io mi chiedo: perché? La nostra natura, il motivo per cui siamo nati ci dovrebbe far sedere attorno a quella tavola rotonda ” senza se e senza ma». D’altronde anche l’assessore regionale Gianni Fava (presente all’assemblea ma silenzioso) aveva scritto su Fb qualche ora prima «ci chiamiamo Lega nord per l’indipendenza della Padania. Sono entrato in Lega quasi un quarto di secolo fa perché credevo e credo ancora nella centralità della questione settentrionale… e oggi scopro che saremo impegnati nel tentativo di amministrare la Calabria».
Persino Zoraide Chiozzini, responsabile organizzativa del partito, che all’assemblea non ha preso la parola, al termine dell’incontro dichiara «in vent’anni di militanza mai avrei pensato che la Lega si sarebbe organizzata per amministrare la Calabria. Io sono leghista per ben altre ragioni: prima il Nord».
Pasetti è sorridente. «È stata una bella assemblea, partecipata – dice – Non siamo polemici, il confronto è stato costruttivo. Per quanto mi riguarda sono entrato nella Lega per la questione settentrionale, sono e rimarrò sempre indipendentista».

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