La nave dei migranti a Reggio, c'è anche un cadavere a bordo

REGGIO CALABRIA C’è un cadavere a bordo della nave appoggio della Marina militare San Giorgio giunta nel porto di Reggio Calabria con 1.023 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. Si tratta del corpo di un migrante recuperato in mare durante uno dei tanti interventi effettuati. Un neonato di 20 giorni è stato portato in ospedale per precauzione. In ospedale anche tre ustionati ed una donna incinta al quarto mese il cui marito è disperso in una delle traversate. Dieci persone sono state trovate affette da scabbia.

Le prime a sbarcare, assistite dagli uomini delle Forze dell’ordine e della Protezione civile, sono state due donne. Una è in procinto di partorire, l’altra ha dato alla luce un bimbo solo pochi giorni fa durante la traversata ed ha urgente bisogno di cure e assistenza medica. Insieme a loro, portate via in barella e condotte d’urgenza agli ospedali Riuniti, iniziano a sbarcare dalla della nave San Giorgio della Marina Militare i primi gruppi degli oltre mille migranti di varie nazionalità, tra cui 141 minori e 84 donne, soccorsi nei giorni scorsi nel canale di Sicilia e trasferiti per ordine del Viminale a Reggio Calabria. E sono proprio i sopravvissuti – il volto e il corpo segnati dalla lunga traversata – a dire che uno di loro non ce l’avrebbe fatta a superare il lungo viaggio che dalle coste dell’Egitto ha portato i migranti a bussare alle porte della fortezza Europa.

Tutto è stato già stabilito ieri in Prefettura, nel corso di una riunione operativa convocata dal prefetto Claudio Sammartino per il coordinamento delle attività di primo soccorso e assistenza. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Comune Capoluogo, della Provincia, delle Forze di Polizia, della Capitaneria di Porto, della Direzione Marittima della Calabria e della Basilicata, del Suem, della Protezione civile regionale, dell’Azienda sanitaria provinciale, dell’Azienda ospedaliera, delle associazioni di volontariato e della Croce Rossa. Come in occasione dei precedenti sbarchi, è stato deciso che in 400 circa si fermeranno a Reggio Calabria, divisi fra lo Scatolone, il palazzetto dello sport in zona stadio, e la palestra della scuola Boccioni, mentre le famiglie con minori e i minori non accompagnati verranno smistati in case famiglia e centri di accoglienza gestiti da volontari in città e in provincia. Dopo i primi accertamenti, gli altri migranti arrivati con la San Giorgio verranno trasferiti nella altre strutture calabresi, ma anche fuori regione. (0020)

Alessia Candito

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