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«I nostri consiglieri? Sono come Razzi e Scilipoti»

LAMEZIA TERME La guerra civile che si sta consumando in casa Idv non conosce fine. Oggi è il segretario nazionale, Ignazio Messina, a ribadire le posizioni di Mario Caligiuri e a scagliarsi contro …

Pubblicato il: 19/07/2014 – 11:16
«I nostri consiglieri? Sono come Razzi e Scilipoti»

LAMEZIA TERME La guerra civile che si sta consumando in casa Idv non conosce fine. Oggi è il segretario nazionale, Ignazio Messina, a ribadire le posizioni di Mario Caligiuri e a scagliarsi contro Mimmo Talarico, Emilio De Masi e Giuseppe Giordano, i tre consiglieri regionali che hanno via via preso le distanze dal partito ex dipietrista, pur continuando a far parte del gruppo Idv a Palazzo Campanella. Messina lancia i suoi strali durante un incontro a Lamezia, convocato per programmare i prossimi impegni elettorali: «Chi fa parte del partito – dice sottolineando l’assenza dei consiglieri regionali – è qui stamattina accanto al segretario, chi si mette fuori abusando del nome di Idv non merita alcun rispetto». Messina fa riferimento alla polemica scatenata da Caligiuri, che nei giorni scorsi ha accusato Talarico, De Masi e Giordano di rimanere nel gruppo Idv in Consiglio solo per continuare a usufruire dei relativi fondi. Una ricostruzione che non è piaciuta ai diretti interessati che hanno smentito punto su punto le dichiarazioni del segretario regionale.
«Non abbiamo bisogno – continua Messina – di chi parla di Idv solo per denigrare. Le nostre porte sono aperte, il partito sta crescendo. Se i consiglieri vogliono dare una mano ben vengano, altrimenti le strade si dividono. Ma è bene ricordare che tutti quelli che sono andati via sono finiti male, tranne i casi di Razzi e Scilipoti. Ci pensino, se non vogliono ripercorrere le loro orme». Parole al vetriolo subito riprese dal segretario regionale Caligiuri, secondo cui l’allontanamento dei «tre ex consiglieri» ha fatto «incrementare le adesioni al partito».
Al di là delle polemiche interne – o, a questo punto, esterne –, Italia dei valori rivendica il dialogo costruito con il Pd, sia a livello nazionale sia in Calabria, dove è in fieri una grande coalizione di centrosinistra all’interno della quale il «partito della legalità» vuole recitare la sua parte. Va letta in quest’ottica l’entrata dei rappresentanti di Idv nel coordinamento per le primarie del 21 settembre. L’obiettivo finale è superare il quorum (4%) alle prossime elezioni regionali, un traguardo molto ambizioso per un partito che nel 2010 era riuscito a conquistare tre seggi ma che oggi, complice i passi falsi dell’ex leader Antonio Di Pietro, oscilla tra inconsistenza e scarsa visibilità politica. Messina ci crede: «Stiamo costruendo un buon rapporto con il Pd, ma non siamo subordinati. Vogliamo far parte della coalizione portando avanti le nostre idee. Saremo alleati leali, a differenza di un passato che ci ha penalizzati, ma al tempo stesso orgogliosi e scomodi. Continueremo a fare le nostre battaglie». La più importante delle quali, in Calabria, si gioca in casa, con gli «ex consiglieri» pronti a rispondere colpo su colpo.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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