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Statti: «Olio biologico extravergine italiano falso? Atto criminale»

Sull’operazione portata a compimento stamane dalla guardia di finanza con il coordinamento della Procura della Repubblica  di Trani – che ha permesso di trarre in arresto sedici imprenditori p…

Pubblicato il: 24/07/2014 – 16:40
Statti: «Olio biologico extravergine italiano falso? Atto criminale»

Sull’operazione portata a compimento stamane dalla guardia di finanza con il coordinamento della Procura della Repubblica  di Trani – che ha permesso di trarre in arresto sedici imprenditori pugliesi accusati, con la complicità di indagati calabresi, di aver trasformato olio di oliva comunitario in “olio 100% italiano biologico” – si è soffermato in una nota il presidente di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti.
«L’operazione – sono le parole di Statti – va salutata con estrema soddisfazione, perché mette a fuoco quanto e come spregiudicati mercenari siano in grado di alterare le dinamiche del mercato olivicolo, assestare colpi rilevanti all’immagine e alla qualità della nostra produzione e incrinare la fiducia in quei consumatori che guardano alla qualità certificata degli alimenti come un elemento di sicurezza».
«Ci auguriamo – prosegue l’interessato – che gli imprenditori possano dimostrare di essere estranei a questo circuito vizioso e criminale, mentre alle forze dell’ordine va il plauso di Confagricoltura Calabria con l’invito a proseguire con determinazione nel contrastare simili ed inqualificabili organizzazioni: l’annuncio del procuratore Capristo di ulteriori sviluppi in ordine ai canali di vendita lascia ben sperare che l’intera filiera della contraffazione venga punita e smantellata».
«Importare olio grazie alla compiacenza di aziende calabresi e pugliesi, cartolarizzarlo e trasformarlo falsamente in  olio biologico extravergine italiano – è il duro giudizio espresso da Statti – è un’azione criminale nell’ambito di cui tutti i protagonisti vanno individuati e puniti. Il fatto che il prodotto venisse “trasformato” in italiano proprio in  Calabria, oltretutto,  è una notizia che rattrista e preoccupa ulteriormente, perché proprio nella nostra regione la filiera olivicola è una realtà straordinaria, la cui qualità e potenzialità – conclude – non può essere messa a repentaglio da questi avventurieri della contraffazione».

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