Dove trascorreranno le loro non meritate vacanze estive i politici calabresi? Quest’anno sarà difficile saperlo, perché le tante maestrine del giornalismo nostrano, che negli anni scorsi ci hanno deliziato con le cronache da sotto l’ombrellone, difficilmente replicheranno: occorre prima sapere chi sono i nuovi padroni delle ferriere, solo dopo sarà utile esporsi in salamelecchi e apprezzamenti.
Allora muoviamo da un’unica certezza: dopo un lustro Peppe Scopelliti e Tonino Gentile non saranno compagni d’ombrellone e neanche di granitina presso il mitico resort a centostelle “Panta Rei”. È passato meno di un anno dalla loro ultima vacanza comune in quel di Tropea, eppure sembra un secolo fa. Il loro sodalizio faceva sognare quanti leggevano la cronaca che di quelle vacanze redigeva con puntualità asburgica l’allora caporedattore della Gazzetta del Sud, Tonio Licordari. Era l’unico ammesso a turbare le vacanze di Peppe e Tonino e lui ne era felice quanto un testimone di Geova davanti ad un condominio con trecento tasti del citofono.
E, nell’informarci delle vacanze, provvedeva anche a tracciare un futuro roseo per cittadina tirrenica e per la Calabria: «La magica rupe di Tropea sarà messa in sicurezza grazie a un disegno di legge proposto dal senatore Tonino Gentile che prevede uno stanziamento di circa 100 milioni di euro da parte dello Stato. Una somma che servirà anche a finanziare una serie di progetti predisposti dall’amministrazione comunale per potenziare e migliorare all’interno della città infrastrutture – piazze e strade – e servizi. Il significato di questo disegno di legge però va oltre gli interventi già di per se stessi importanti: è l’avvio di un progetto più articolato che prevede il rilancio di Tropea, città simbolo del turismo calabrese. Un progetto che vede procedere in sinergia Comune, Regione, governo nazionale». I tre enti (con Peppe e Tonino c’era anche il sindaco di Tropea Adolfo Repice) erano talmente sinergici da essere fotografati nello scoop di Licordari mentre, in costume da bagno, sorridevano attovagliati allo stesso tavolo, auspicando solo che il fotografo si sbrigasse prima che la granita andasse in liquefazione. Come nella “battaglia del grano” di mussoliniana memoria, però, si precisava che il capo non stava certo oziando: «Non è un caso che il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti abbia scelto l’area di Tropea per trascorrere l’unica settimana di ferie, tra l’altro “disturbato” dalla crisi del Comune di Reggio. Più volte infatti il governatore, nella sua qualità di coordinatore regionale del Pdl, è stato costretto a fare la spola tra il “Panta Rei” di Parghelia, dove si trova in vacanza con la sua famiglia, e Reggio».
Visto come è andata a finire, forse non era il caso di fare la spola, o forse sì visto che erano i giorni in cui scoppiavano quotidiane grane sui conti pubblici del Comune di Reggio e Raffa aveva deciso di mettere alla porta Orsola Fallara, all’epoca per nulla ripudiata dal governatore.
Comunque, fu in quella mitica circostanza che Tonino Gentile regalò a Licordari la felicissima definizione: «Il turismo per la Calabria è come il petrolio per gli arabi». E con Peppe a fianco spiegava: «Bisogna puntare sull’unica industria possibile. Con il presidente Scopelliti abbiamo voluto trascorrere insieme i pochi giorni di ferie in questo paradiso della nostra terra, spesso penalizzata da una cattiva informazione, per dare l’esempio. Turisticamente parlando non c’è alcun bisogno di… emigrare». Peccato che la scorsa settimana la nostra Ambasciata a Berlino ha dovuto ricevere l’ennesima segnalazione del governo tedesco per il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione dell’area che va da Pizzo a Palmi, area nella quale operano decine di strutture ricettive gestite dai germanici e dove finiscono migliaia di turisti portati fin lì con aerei tedeschi, scortati da guide tedesche, per mangiare cibi soprattutto tedeschi, cucinati da cuochi tedeschi.
E siccome uno scoop tira l’altro, ecco cosa altro annotava il fortunato cronista: «Il sindaco di Tropea, Adolfo Repice, in questi giorni sulla spiaggia del “Panta Rei” fa spesso compagnia a Scopelliti e Gentile, ai quali si è unito Gerardo Sacco. Anche in costume da bagno, sotto l’ombrellone, si discute dei problemi calabresi».
Avete capito bene, solo i cialtroni e «certa stampa» possono pensare che sotto l’ombrellone e in costume da bagno ci si rilassi o si sbirci distrattamente verso le generose bellezze che circondano. Un cronista attento saprebbe, invece, che Peppe e Tonino confezionavano ricette per dare risposta alle emergenze calabresi.
E adesso come faremo? Ora che le vacanze Peppe e Tonino non le faranno più insieme? Ora che non strapperanno una settimana per sistemarsi al “Panta Rei” e, una volta indossato il costume e sistemata la granitina al centro del tavolo, vedere come risolvere le emergenze della Calabria, quale sorte terribile ci toccherà?
Non osiamo neanche immaginarlo, visto che anche quando loro si volevano bene e facevano assieme le vacanze, pardon, gli incontri per discutere delle emergenze calabresi, la Calabria precipitava toccando il fondo nella produzione del reddito, stracciando ogni record negativo sulla qualità dei servizi, perdendo ogni appuntamento con gli investitori, incrementando la fuga dalle strutture sanitarie regionali, vedendo triplicare il numero degli impianti di depurazione sequestrati perché inefficienti, facendo schizzare ai massimi storici la disoccupazione, giovanile e no.
Ora che Peppe e Tonino non si occuperanno di noi cosa di peggio ci capiterà ancora?