CATANZARO Beni per 100 milioni di euro, tra cui quattro cliniche, sono stati confiscati dalla Dia di Catanzaro all’imprenditore cosentino Pietro Citrigno, condannato in via definitiva per usura a 4 anni ed otto mesi di reclusione e attualmente agli arresti domiciliari. La confisca riguarda beni già sequestrati nel gennaio scorso ai quali si è aggiunto il “Centro clinico Ortensia” di Cosenza. Confiscate anche società edili e immobiliari, 35 fabbricati, 4 terreni, 9 auto e rapporti finanziari.
Questa mattina gli uomini della Direzione investigativa antimafia di Catanzaro, coordinati dal Centro operativo di Reggio, stanno procedendo alla confisca del patrimonio di Pietro Citrigno. Citrigno è un noto imprenditore del capoluogo bruzio.
Il provvedimento di confisca, adottato dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Cosenza, riguarda gli stessi beni oggetto di due distinti decreti di sequestro emessi tra gennaio e febbraio dalla medesima autorità giudiziaria e rappresenta un’importante conferma della fondatezza delle investigazioni patrimoniali condotte dagli investigatori della Dia e confluite nella proposta di sequestro. Oltre ai beni già sottoposti a sequestro, l’odierno provvedimento di confisca ha riguardato anche il “Centro clinico ortensia srl” di Cosenza.
Sono stati confiscati i beni di seguito elencati, per un valore complessivo stimato in circa cento milioni di euro: capitale sociale e intero compendio aziendale della “Edera srl” con sede in Cosenza e dedita alla costruzione e commercializzazione di immobili; capitale sociale e intero compendio aziendale della “Meridiana srl”, con sede in Cosenza e dedita alla realizzazione e gestione di strutture ricettive alberghiere, ospedali e case di cura; capitale sociale e intero compendio aziendale della “Riace srl” con sede in Cosenza e dedita alla costruzione di strutture ricettive, sanitarie e socio-assistenziali; 23,33% del capitale sociale della “Monachelle srl” con sede in Rossano e dedita a realizzazione e gestione di case di cura, di laboratori, di centri diagnostici, di stabilimenti termali rsa.
Sono stati confiscati inoltre il 25% del capitale sociale della “San Francesco srl” con sede in Cosenza e dedita gestione di strutture pubbliche e private per ogni forma di assistenza riabilitativa per anziani e di tipo socio-assistenziale; 50% del capitale sociale della “Vela latina srl” con sede in Cetraro e dedita alla gestione, manutenzione, ristrutturazione di immobili; 85% del capitale sociale della “Pieffe holding srl” con sede in Cosenza e dedita all’assunzione e gestione di partecipazioni societarie nonché al controllo di altre società; 100% del capitale sociale del “Centro clinico San Vitaliano srl” con sede in Catanzaro, struttura sanitaria accreditata dal servizio sanitario calabrese, con circa 35 posti letto per pazienti affetti da patologie neuromuscolari.
A Citrigno e ai suoi familiari sono stati confiscati: capitale sociale e intero compendio aziendale della “Centro clinico ortensia srl” con sede in Cosenza e dedita alla costruzione e gestione di strutture ricettive, sanitarie e socio-assistenziali; 35 fabbricati, tra i quali spiccano per ovvia importanza le cliniche “Villa Gioiosa” di Montalto Uffugo e “Villa Adelchi” di Longobardi, entrambe strutture sanitarie accreditate dal servizio sanitario calabrese, con circa 50 posti letto ciascuna; 4 terreni; 5 rapporti finanziari; 9 autovetture.
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