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CASO SCAJOLA | Nuovo interrogatorio della Rizzo

REGGIO CALABRIA Dovrà ripresentarsi il prossimo 4 agosto di fronte al pm Giuseppe Lombardo per essere interrogata Chiara Rizzo, la moglie dell’ex politico armatore Amedeo Matacena, destinataria di …

Pubblicato il: 31/07/2014 – 11:14
CASO SCAJOLA | Nuovo interrogatorio della Rizzo

REGGIO CALABRIA Dovrà ripresentarsi il prossimo 4 agosto di fronte al pm Giuseppe Lombardo per essere interrogata Chiara Rizzo, la moglie dell’ex politico armatore Amedeo Matacena, destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare l’8 maggio scorso e per la quale la Procura ha di recente avanzato istanza di giudizio immediato. Una richiesta contestata dai legali della donna, che al gip hanno sottolineato che a Lady Matacena non sarebbero mai stati contestati in sede di interrogatorio i capi di imputazione per come rettificati dalla Procura in sede di Riesame. Un’opposizione accolta dal gip e recepita dal pm, che oggi ha convocato la Rizzo in Procura per un nuovo interrogatorio, conclusosi però con un nulla di fatto. Eccependo la mancanza dei termini a difesa, i legali della Rizzo, Candido Bonaventura e Carlo Biondi hanno strappato una nuova convocazione per la propria assistita, fissata per il prossimo 4 agosto. Qualora decidesse di rispondere, la Rizzo sarebbe chiamata a riferire sulla base di un quadro accusatorio, cristallizzato nei nuovi capi di imputazione, che si sarebbe aggravato. Stando alla produzione documentale messa agli atti dal pm Giuseppe Lombardo di fronte al Tribunale del riesame, quello della Rizzo apparebbe un ruolo tutto fuorché ancillare, come evidenziato nella rettifica del capo di imputazione contestato alla donna e ad altri coindagati.
Per la pubblica accusa, anche sulla base degli elementi raccolti nel corso delle perquisizioni disposte contestualmente all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, la donna sarebbe infatti la reale dominus dell’operazione di intestazione fittizia che avrebbe permesso all’armatore di spostare la titolarità di diverse società, con sede nei più diversi paradisi fiscali. Un’operazione a orologeria, ricostruita in dettaglio dalla Procura, e che secondo i pm sarebbe stata scadenzata sulla base del complicato e lungo iter dei procedimenti a carico di Matacena. Ma non solo. Alla luce dei nuovi elementi, tanto a carico della Rizzo, come della madre di Matacena, del suo factotum Martino Politi, come del presidente e legale rappresentante di una delle società, Antonio Chillemi, e «altri soggetti in corso di compiuta ricostruzione» gli inquirenti, pur senza arrivare ad una contestazione formale, arrivano a prefigurare anche un’ipotesi di favoreggiamento reale perché «fornivano il proprio contributo causale al complessivo programma delittuoso diretto ad eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali ovvero di agevolare la commissione di uno dei delitti di cui agli articoli 648, 648 bis e 648 ter ideato e attuato da Matacena Amedeo Gennaro»

 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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