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Finanziaria 2013, la Corte dei conti: residui attivi insussistenti

CATANZARO La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria «parifica, nelle sue componenti del conto del bilanci e del conto del patrimonio, il rendiconto generale della Regi…

Pubblicato il: 31/07/2014 – 14:23
Finanziaria 2013, la Corte dei conti: residui attivi insussistenti

CATANZARO La sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Calabria «parifica, nelle sue componenti del conto del bilanci e del conto del patrimonio, il rendiconto generale della Regione Calabria per l’esercizio 2013 di cui alla deliberazione delle giunta regionale n.163 del 29 aprile 2014, ad eccezione della situazione finanziaria». È questo il contenuto del dispositivo letto dal presidente Roberto Tabbita a conclusione del giudizio di parificazione del documento finanziario dell’Ente che, riporta ancora il testo, «ordina che i conti, muniti del visto della Corte, siano restituiti al Presidente della Regione per la successiva presentazione al Consiglio regionale». All’adunanza, incentrata sulla relazione del consigliere Giuseppe Ginestra e dei referendari Alessandro Verrico ed Elisabetta Usai, cui ha fatto seguito la requisitoria del procuratore regionale Cristina Astraldi De Zorzi, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, l’assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini e il presidente della Commissione regionale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti. Nel dispositivo i magistrati contabili fanno riferimento alla «situazione finanziaria riportata nel prospetto di cui all’art. 11 della proposta di legge di approvazione del rendiconto, che accerta un avanzo di amministrazione pari a sei miliardi 428 milioni 657mila euro, senza tenere conto dei residui attivi insussistenti per un importo di 136 milioni 195mila 183 euro (titolo 6 entrate per contabilità speciali). Pertanto, l’avanzo finanziario dell’esercizio 2013 risulta essere non superiore a 6 miliardi 292 milioni 462 mila 685 euro, con ogni conseguente effetto sul rendiconto 2013. Conseguentemente, il conto del patrimonio risultante dai prospetti di cui all’art. 12 della proposta di legge di approvazione del rendiconto stesso – prosegue il testo – deve essere modificato in coerenza alla rideterminazione del risultato, per come segue: totale attività da euro 10.583.472.830,41 a 10.447.277.646,82». «In base ai dati da rendiconto – è scritto ancora nel testo del dispositivo – sono stati rispettati i limiti delle previsioni di spesa di competenza e di cassa» così come «risultano rispettati i limiti legali all’indebitamento ed i tetti di spesa del patto di stabilità interno». E ancora: «a seguito delle risultanze istruttorie, sono emerse poste di bilancio per effetto delle quali è necessario rettificare il risultato finanziario della gestione 2013 e, conseguentemente, il conto del patrimonio». (0090)

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