La confisca dei beni all’imprenditore Pietro Citrigno agevoli il pagamento delle spettanze dovute ai giornalisti, poligrafici e amministrativi dell’Ora della Calabria. È quanto chiede il direttore Luciano Regolo all’indomani del provvedimento che ha colpito il patrimonio del padre dell’editore Alfredo Citrigno per un valore di cento milioni di euro. «Va detto – spiega Regolo – che nel bilancio 2013 della C&C, tra gli introiti, risultano 100 mila euro, che invece furono stornati da Alfredo Citrigno in un’altra delle società di famiglia. Questi ultimi secondo il racconto del giovane imprenditore non sono tornati al loro posto per il veto del commissario. Ebbene, se così fosse, mi appello alla magistratura perché ora che i beni sono stati confiscati si dia il via libera a questa reintegrazione vincolandola al saldo del credito dei giornalisti e dei collaboratori dell’Ora. Tra questi ultimi vi è addirittura chi non è stato mai pagato, mentre gli assunti non percepiscono alcunché da marzo, il mese prima del blocco punitivo e dell’inizio dell’occupazione della redazione».
Il provvedimento della magistratura potrebbe servire a smuovere le acque, questo è l’auspicio del direttore Regolo e dei giornalisti.«Ora è auspicabile che questa confisca ponga un freno allo sfruttamento pregresso e ai maltrattamenti subiti da tutta una redazione dall’inizio della liquidazione in poi. Da oltre una settimana Bilotta non risponde alla richiesta del Cdr di ricevere la documentazione sulle entrate realizzate e sulle modalità e i tempi del pagamento delle nostre spettanze. L’indigenza in cui ci troviamo vorrebbe forse diventare un altro bavaglio, un altro mezzo per tacitare scomode verità. Ma la mia squadra e io non ci arrendiamo. Rinnoviamo la nostra fiducia alla magistratura e chiediamo al Prefetto di Cosenza di riaprire al più presto il tavolo della trattativa per obbligare Bilotta alle risposte dovute».
Questo tema verrà ulteriormente approfondito in una conferenza stampa che Luciano Regolo e i giornalisti dell’Ora della Calabria terranno questo pomeriggio alle 16.30 al bar Borromeo (Rende).
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