Bagarre in Senato, ecco i "salvatori" calabresi

ROMA L’Ncd è il partito “stampella” del governo e i voti dei “medici” calabresi sono sempre più decisivi per proseguire sulla strada accidentata delle riforme. Lungo la quale ogni tanto qualcuno “cade” e si fa male. Ieri è toccato alla senatrice Laura Bianconi, vicepresidente vicario del gruppo Ncd, finita in ospedale per un trauma contusivo al gomito destro. Sembra che a causarglielo sia stato un commesso di Palazzo Madama, che stava cercando di raggiungere in fretta i banchi dove i parlamentari della Lega Nord stavano esponendo cartelli di protesta contro la decisione del presidente Grasso di non sospendere la seduta. Il commesso avrebbe strattonato involontariamente la Bianconi, che però ha avuto la fortuna di ritrovarsi subito accanto specialisti in “salvataggi” come Piero Aiello e Giovanni Bilardi, entrambi medici, coadiuvati da Antonio Caridi, tecnico-audiometrista. I tre rappresentanti calabresi dell’Ncd sono stati tra i primi ad accorrere subito dopo l’incidente, ed è verosimile che abbiano cercato di usare tutta la loro professionalità sanitaria per rassicurare la compagna di partito, visibilmente sofferente dopo un incidente piuttosto insolito in un’aula parlamentare. Qualche domanda per ipotizzare una prima diagnosi, un’anamnesi di massima e due parole di incoraggiamento. Un medico rimane medico anche quando è senatore. Lo sanno bene Aiello, Bilardi e Caridi, che da quando sono arrivati a Palazzo Madama hanno “assistito” con fedeltà due diversi esecutivi: prima il claudicante governo Letta e, dopo la sua definitiva scomparsa, quello Renzi, che a colpi di bisturi formato ghigliottina ha portato in sala operatoria la Costituzione.

Pietro Bellantoni

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