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Bomba carta sull'auto del sindaco di Diamante, preso il presunto responsabile

DIAMANTE I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno arrestato e posto ai domiciliari, Massimo De Rose, 23 anni, ritenuto l’autore dell’intimidazione compiuta il 13 luglio scorso al sindaco di Di…

Pubblicato il: 01/08/2014 – 6:54
Bomba carta sull'auto del sindaco di Diamante, preso il presunto responsabile

DIAMANTE I carabinieri della Compagnia di Scalea hanno arrestato e posto ai domiciliari, Massimo De Rose, 23 anni, ritenuto l’autore dell’intimidazione compiuta il 13 luglio scorso al sindaco di Diamante Gaetano Sollazzo, al quale è stata danneggiata l’auto con una bomba carta. Per l’accusa avrebbe agito perché il sindaco stava per emettere nei confronti della sua famiglia un’ordinanza per imporre la bonifica di una discarica abusiva, anche di rifiuti speciali, sequestrata giorni prima. De Rose, arrestato in esecuzione di un provvedimento del gip, è accusato di danneggiamento, possesso di materiale esplodente e minacce a pubblico ufficiale. Al giovane gli investigatori, sono risaliti grazie ad alcune descrizioni di un giovane visto allontanarsi velocemente dal luogo dell’esplosione, avvenuta vicino casa del sindaco. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Scalea e gli artificieri del reparto operativo di Cosenza che hanno analizzato i residui dell’esplosione. Residui che sono risultati compatibili con quelli di una bomba carta trovata a casa di De Rose nel corso di una perquisizione. All’origine del gesto, secondo gli investigatori, ci sarebbe stato il sequestro, effettuato dai carabinieri una settimana prima dell’intimidazione al sindaco Sollazzo, di un’area, di proprietà della madre di De Rose, adibita a discarica abusiva e sulla quale erano stati trovati anche rifiuti speciali e pericolosi. Dopo essere stato informato dai carabinieri, Sollazzo stava per emettere un’ordinanza per imporre alla famiglia De Rose la bonifica dell’area.

De Rose, arrestato in esecuzione di un provvedimento del gip, è accusato di danneggiamento, possesso di materiale esplodente e minacce a pubblico ufficiale. Al giovane gli investigatori, sono risaliti grazie ad alcune descrizioni di un giovane visto allontanarsi velocemente dal luogo dell’esplosione, avvenuta vicino casa del sindaco. Sul posto erano intervenuti i carabinieri della Compagnia di Scalea e gli artificieri del reparto operativo di Cosenza che hanno analizzato i residui dell’esplosione. Residui che sono risultati compatibili con quelli di una bomba carta trovata a casa di De Rose nel corso di una perquisizione. (0050)

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