Ho comprato per anni, da quando di anni ne avevo 17 e Repubblica era appena nata, almeno 3-4 quotidiani al giorno. Ogni giorno, tutti i giorni, senza mai saltarne uno.
Li volevo intatti, senza nemmeno una piega. E dovevano profumare di inchiostro fresco.
Il primo gesto del giorno, a casa come in ufficio, era sfogliare i giornali, leggere subito i titoli e le notizie più importanti. Quindi i giornali venivano meticolosamente ripiegati e conservati con cura, per poi essere ripresi in mano a metà mattinata.
Poi di nuovo a casa dopo pranzo per la lettura definitiva. Infine, per la sera, venivano conservate le pagine della cultura e le grandi inchieste. Pagine che richiedevano calma e silenzio per essere lette con grandissima attenzione.
Tutti i giorni così. E com’era triste quel giorno in cui, per un guasto o uno sciopero, i giornali non arrivavano in edicola. Era un giorno che sembra non passare mai.
Agli inizi dello scorso inverno, mi sono reso conto che sempre più spesso i miei giornali rimanevano per lo più intatti. Appena appena sfogliati, per poi essere frettolosamente ripiegati e dimenticati sui sedili posteriori dell’auto.
Dopo qualche settimana mi sono scoperto a non passare più dall’edicola!
Da mesi, ma ormai sono anni, mi aggiorno con sempre maggiore attenzione leggendo le edizioni on-line dei giornali quotidiani. Decisamente più fresche e più aggiornate. Agili, immediate, gradevoli. Ma anche curiosando sui siti, sui blog, sulle miriadi di pagine dedicate all’informazione e alla cultura che la rete ti mette a disposizione. Prodotti sempre più curati e attendibili.
Il fatto non è tanto, o non è solo, perché il giornale quando arriva in edicola è già vecchio. O perché mancano le grandi firme, si inseguono troppo le banalità, si riempiono paginoni di sciocca politica nazionale, perché manca il giornalismo di inchiesta, non ci sono quasi mai pagine di politica e cultura internazionali, c’è troppo spazio dedicato al gossip.
Non è solo per tutto questo che io non compro più un quotidiano.
Il fatto è che il giornale sembra avere del tutto esaurito la sua funzione in questa nostra società. Nell’epoca della rete e degli utenti perennemente collegati, la carta stampata non sta più al passo con i tempi. Come è già successo per il cinema e l’industria discografica, la rete arriva prima ed offre molto di più.
E così, dopo tantissimi anni, mi sono scoperto con le mani vuote, al mattino. E quasi non ricordo più i miei amatissimi quotidiani di un tempo.
Quel profumo di inchiostro di primo mattino, improvvisamente, non lo cerco più! (0070)
