LAMEZIA TERME Gianluca Callipo aspetta una chiamata da Roma. Nei prossimi giorni il candidato alle primarie potrebbe essere convocato al Largo del Nazareno per un incontro top secret con Matteo Renzi. Il vertice ristretto servirà a fare il punto della situazione ma soprattutto a programmare una nuova tappa del tour calabrese del premier, che sarà a Reggio e a Gioia Tauro il 14 agosto. Ci andrà nelle vesti di presidente del Consiglio, non di segretario del partito. Infatti lo staff di Callipo sta lavorando alacremente per fissare un terzo appuntamento, ma stavolta con un Renzi versione capo del Pd che cammina a braccetto proprio con Callipo. «Se l’incontro ci sarà, Matteo avrà al fianco Gianluca», confida uno dei collaboratori più stretti dell’astro nascente democrat.
La possibile convocazione del sindaco di Pizzo a Roma dimostra che la trattativa è già a uno stadio avanzato e che il premier potrebbe decidere di prolungare la sua permanenza in regione allo scopo di supportare la candidatura del giovane amministratore vibonese. D’altronde non è un mistero per nessuno che Callipo, nella mistica renziana, rappresenterebbe il profilo giusto per incarnare il verbo del rinnovamento della politica al quale punta il presidente del Consiglio. Renzi – riferiscono dall’entourage di Callipo – nell’ultimo incontro romano si è lasciato andare a dichiarazioni che hanno il chiaro sapore dell’endorsement spinto: «Caro Gianluca, il 21 settembre (giorno di San Matteo e delle primarie, ndr) festeggeremo insieme». Una scelta di campo che, malgrado fosse ampiamente prevedibile, rischia di complicare e non poco i piani di Mario Oliverio. Il presidente della Provincia di Cosenza non ha mai confidato in un possibile appoggio di Renzi alla sua candidatura, ma è lecito pensare che sperasse almeno nella neutralità del più forte animale politico del momento. Ma fare la “Svizzera” non è una propensione che si confà all’ex rottamatore, che ai suoi fedelissimi avrebbe confidato di voler puntare a vincere in almeno 6 delle 8 Regioni che andranno al voto da qui a un anno. E tra queste c’è ovviamente la Calabria.
Ma quella di Renzi sarà solo la “visita” più eclatante: nei prossimi giorni altri big arriveranno in regione per sottolineare come la candidatura più gradita ai vertici nazionali sia proprio quella di Callipo. Ha assicurato il suo arrivo il ministro delle Riforme e nume tutelare del renzismo Maria Elena Boschi, così come la responsabile della Pubblica amministrazione Marianna Madia. La data dei due appuntamenti non è ancora stata fissata per via dei numerosi impegni di governo (in primis la riforma del Senato) che interesseranno l’esecutivo da qui all’8 agosto, ma sia Boschi sia Madia hanno garantito al 100% la loro presenza. Ci sarà anche Deborah Serracchiani, che arriverà in Calabria sabato 9 agosto e parteciperà a una riunione pubblica che potrebbe svolgersi tra Pizzo e Lamezia. Altre sponsorizzazioni di peso arriveranno quasi certamente da Luca Lotti, responsabile degli Enti locali del partito, e Davide Faraone, titolare di Welfare e cultura.
Insomma, una calata di big che potrebbe mettere le ali alla campagna elettorale di Callipo. Che intanto, stamattina, ha preso parte a un incontro a Lamezia nel corso del quale sono stati mossi i primi passi per la costituzione di circa 230 comitati a favore della sua candidatura. «Scendiamo in campo per cambiare davvero la Calabria», ha detto, non senza anticipare i punti salienti del suo programma, centrato su legalità e lotta alla criminalità organizzata: «Mi auguro che la ‘ndrangheta non voti, ma se lo farà non dovrà votare noi». Callipo ha poi ripreso la polemica “generazionale” che lo aveva impegnato negli ultimi giorni: «Oliverio era già in politica nel 1980. Da allora sono passati più di trent’anni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La Calabria è ultima in tutti gli indicatori. Ma adesso non abbiamo più alibi». Con Renzi al fianco, nemmeno più ostacoli insuperabili.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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