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Gratteri a Ponza presenta la sua “squadra”

«Il nostro lavoro lo abbiamo già iniziato, l’obiettivo è realizzare un corpo unico di norme che metta al centro il contrasto alla criminalità mafiosa evitando, da un lato, intoppi procedurali e, da…

Pubblicato il: 05/08/2014 – 11:13
Gratteri a Ponza presenta la sua “squadra”

«Il nostro lavoro lo abbiamo già iniziato, l’obiettivo è realizzare un corpo unico di norme che metta al centro il contrasto alla criminalità mafiosa evitando, da un lato, intoppi procedurali e, dall’altro, che si vanifichino gli sforzi per rendere produttiva la confisca dei beni dei mafiosi».
Nicola Gratteri indica alcune delle linee operative che la Commissione da lui presieduta e insediata presso la Presidenza del consiglio dei ministri intende seguire, approfittando della sua partecipazione all’ultimo weekend della sesta edizione della rassegna “Ponza d’autore”, curata da Gianluigi Nuzzi e David Parenzo e ospitata nell’omonima isola laziale.
Infatti Nicola Gratteri, con buona pace di altri fantasiosi “avvistamenti”, nelle giornate di sabato e domenica scorsi era a Ponza «e con – ironizza – autorevoli testimoni che ritengo siano per voi giornalisti insospettabili visto che si tratta di vostri autorevoli colleghi».
A dibattere con Nicola Gratteri, moderati dal direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perino, c’erano Paolo Mieli di Rcs, Maurizio Belpietro direttore di Libero, Luca Landò direttore de L’Unità e il prefetto Francesco Tronca.
Tornando all’intervento di Gratteri, nel corso della due giorni di Ponza, il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria ha presentato la sua “squadra”: dodici esperti provenienti dal mondo dell’avvocatura, della magistratura e dell’università. Ha anche indicato un cronoprogramma di massima: entro un anno le proposte da affidare al presidente del consiglio Matteo Renzi, e ha semplificato al massimo l’obiettivo che si intende raggiungere: «Dimostrare che essere mafiosi non conviene più».
Nel dibattito con Mieli, Belpietro, Nuzzi e Landò, è stato anche affrontato il nodo delle nuove forme di comunicazione. L’informazione giornalistica sta subendo profonde modifiche e forti accelerazioni. Questo cambia sia gli scenari economici dell’editoria sia i meccanismi di controllo sulla qualità delle notizie e sulla loro credibilità.

 

r. c.

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