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L'appello dell'Ance al nuovo commissario per il dissesto idrogeologico

COSENZA «Apprendiamo con soddisfazione della nomina del Commissario per la mitigazione del dissesto idrogeologico della Calabria nella persona di Maurizio Croce. L’auspicio è che il neodelegato all…

Pubblicato il: 06/08/2014 – 11:47
L'appello dell'Ance al nuovo commissario per il dissesto idrogeologico

COSENZA «Apprendiamo con soddisfazione della nomina del Commissario per la mitigazione del dissesto idrogeologico della Calabria nella persona di Maurizio Croce. L’auspicio è che il neodelegato alla risoluzione di problematiche così complesse e importanti per l’assetto del territorio possa dare impulso e concretezza ad una serie di interventi di prevenzione dei rischi ambientali e di manutenzione programmata, fermi da troppo tempo». Lo dichiara il presidente della sezione edile Ance di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante, che aggiunge «giova ricordare che più di tre anni fa vennero stanziati 220 milioni di euro attraverso la stipula di un Accordo di programma quadro tra il ministero per l’Ambiente e la Presidenza della Regione Calabria ma che queste risorse sono rimaste incomprensibilmente inutilizzate. Diventa, quindi, urgente attivarsi con immediatezza per realizzare le opere di sistemazione previste di cui il territorio calabrese ha bisogno».

Dal momento che la nomina da parte del ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, di Maurizio Croce come commissario ad acta per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico da effettuare nel territorio della Regione Calabria durerà fino all’insediamento del nuovo presidente della giunta regionale «l’augurio è che si operi bene ed in fretta già nei prossimi giorni – sottolinea il presidente Perciaccante – per il bene della Calabria e di chi ha a cuore il territorio regionale».
Per il numero uno di Ance Cosenza «la messa in sicurezza del territorio è necessaria per prevenire le cause del degrado che spesso provoca veri e propri disastri naturali. Anche in considerazione della geomorfologia del territorio regionale e dei mesi che verranno e che dovrebbero essere caratterizzati da buone condizioni climatiche, si rende obbligatorio realizzare al più presto le opere sistematorie previste, dando corso ai necessari bandi di gara. Interventi che avrebbero il merito, tra l’altro, di dare una scossa immediata all’economia locale – conclude il presidente Perciaccante – incidendo realmente ed in maniera efficace su reddito ed occupazione, coinvolgendo le imprese locali». (0020)

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