COSENZA «Cara on. Serracchiani, sono costretto ad esprimerti pubblicamente la mia sorpresa ed incredulità rispetto alle posizioni da te esternate a sostegno di uno dei due candidati del Pd alle primarie per la scelta del candidato a presidente della Regione Calabria, ma ancor più rispetto alle argomentazioni ed alle parole da te utilizzate»: inizia così la lettera aperta che Mario Oliverio, uno dei candidati alle Primarie del Partito democratico, ha diffuso tramite il Coordinamento regionale comitati “Oliverio Presidente”.
«Dal vicesegretario nazionale del mio partito – scrive il presidente uscente della Provincia di Cosenza – mi sarei aspettato equilibrio, ma anche rispetto di una realtà – quella calabrese – che ha deciso democraticamente, nel rispetto dello statuto del Pd, di scegliere il candidato alle prossime elezioni regionali attraverso le primarie di coalizione. Ritengo opportuno anche informarti, se nessuno lo ha fatto, che la mia candidatura alle primarie è stata sottoscritta da 153 dei 300 componenti l’assemblea regionale del Pd, ovvero dalla maggioranza assoluta del massimo organismo di direzione eletto dal recente congresso regionale».
Oliverio si dice «sicuro che nella tua bella regione, a partire da te che ne assumi la guida, non si sarebbe esitato a difendere il rispetto delle regole democratiche e del diritto all’autodeterminazione delle comunità, fattori questi costitutivi del nostro partito. Ancora più gravi ed inaccettabili sono le valutazioni, che per accompagnare il sostegno a Callipo, hai di fatto espresso sugli altri candidati. Evidentemente – scrive ancora l’esponente democrat a Deborah Serracchiani – queste sono il frutto di disinformazione o peggio di una informazione distorta e/o “interessata” a mero fine di lotta politica interna. Diversamente avresti evitato valutazioni che, per quanto mi riguarda, sono inaccettabili e palesemente infondate. Ritengo corretto, in generale ma ancor più quando si rivestono ruoli di responsabilità e rappresentanza pubblica, assumere le necessarie informazioni prima di dare giudizi. Se tu lo avessi fatto, con molta probabilità avresti saputo che il sottoscritto nella sua vita pubblica e privata ha sempre combattuto “la zavorra” , “la paura”, ed un uso del potere piegato ai propri interessi aziendali, personali e “familiari”. Informati!».
Mario Oliverio continua la missiva tratteggiando la propria «storia segnata da coerente impegno per la legalità, per i diritti e il buon governo. L’ho scritta con passione, onestà e non senza sacrifici. Ne sono orgoglioso e non me ne pento. Tutto ciò mi è riconosciuto dai miei conterranei e mi riempie di soddisfazione, caricandomi di una responsabilità grande a cui sento di non potermi sottrarre. Mi dispiace dire proprio a te, che sei il Presidente di una regione orgogliosa della sua identità, che anche il riscatto della mia terra passa attraverso la capacità di liberarla da una concezione, questa sì vecchia della politica, che è fatta di ascarismo e di dipendenza, oltre che di incapacità da parte di chi ha avuto responsabilità di governo».
«Mi preme infine ricordare – conclude Oliverio – che la mia candidatura, come la tua nel Friuli Venezia Giulia, è nata ed è sostenuta dal territorio e non è una candidatura “contro”. Sicuramente non è “contro” Matteo Renzi, del quale, invece, apprezzo la difficile azione al governo del Paese, in questo momento tanto delicato e complesso. Non è “contro” il gruppo dirigente nazionale del Pd. La mia candidatura nasce soprattutto “per” contribuire al riscatto della Calabria migliore. Mi auguro che in questo tempo che ci separa dalle elezioni regionali le nostre energie siano concentrate per vincere le elezioni, mandare a casa le forze che hanno la responsabilità di aver messo in ginocchio la Calabria e soprattutto dare vita ad un governo di reale cambiamento mettendo in campo le migliori energie di questa terra. È nostro dovere costruire un futuro per questa regione tormentata da tanti fatti negativi ma anche ricca di potenzialità, di risorse e di energie positive». (0070)
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