COSENZA «Soltanto due medici sono stati aggiunti, fra l’altro con termini contrattuali capestro, nella pianta organica e nel turnover del Pronto soccorso del nosocomio». A più di un mese dalla conferenza stampa in cui il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, annunciava l’ordinanza contingibile e urgente che “costringeva” i vertici dell’azienda ospedaliera di Cosenza ad assumere 7 medici, i numeri non tornano e l’emergenza è rimasta. In mezzo sono passati diversi carteggi. L’ultima lettera del primo cittadino indirizzata al direttore generale Paolo Gangemi risale al 4 agosto. Sollecitazioni, precisazioni e botta e risposta relativi al perché ancora quell’ordinanza, di fatto esecutiva per legge, non sia stata invece applicata.
Per Occhiuto l’arrivo dei due professionisti è «una boccata di ossigeno, ma a tutt’oggi, purtroppo, registriamo le denunce del personale sanitario che deve fronteggiare codici rossi in continua emergenza, con orari di lavoro lunghi e senza soluzione di continuità. Una simile situazione – prosegue il sindaco – non è più sostenibile e degna di una città civile. Personalmente, continuerò a occuparmi della vicenda denunciandola sino allo sfinimento, attraverso i poteri che ho a disposizione. Per l’ennesima volta chiederò alla direzione generale dell’Azienda ospedaliera di adottare le procedure urgenti che vadano a colmare la carenza di personale, a sostegno di quei pochi medici che devono svolgere le loro mansioni sotto stress, e scongiurando così gravi pericoli per i malati». (0020)
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