LAMEZIA TERME Il Pd ha deciso che le sue primarie saranno “istituzionali”. Ad annunciarlo è il segretario regionale Ernesto Magorno, che già oggi proporrà di aderire alle “primarie per legge” ma attraverso «un contenimento della spesa ridotto al minimo indispensabile, considerato il momento storico di difficoltà che vivono le famiglie, i giovani, le imprese della nostra regione». Magorno raccoglie così l’invito lanciato ieri da Mario Oliverio, che aveva esortato il centrosinistra ad avviare primarie la cui regolarità sarà garantita dalla Regione. Intanto proseguono le trattative politiche in vista del voto. È in programma per questa mattina a Lamezia un incontro tra tutte le forze del centrosinistra. Sarà in questa occasione che Magorno rinnoverà l’appello alla presidente della giunta facente funzioni, Antonella Stasi, per l’indizione immediata delle elezioni regionali. La Calabria non può attendere e non si può più tergiversare di fronte a una situazione sociale drammatica ed esplosiva. La nostra Regione ha bisogno di una guida e subito».
Poi ci sono gli obiettivi del centrosinistra, che dovrà inviare ai calabresi «un segnale di cambiamento reale e di eticità». Come? A partire dalle primarie stesse: I candidati «dovranno praticare la massima sobrietà nella loro campagna elettorale e rendere note, costantemente, le loro spese, dai mezzi che utilizzano per spostarsi alle risorse impiegate per la pubblicità». Infine, Magorno interviene sui possibili accordi con il centrodestra, forse rispondendo implicitamente a Mario Maiolo, che nei giorni scorsi aveva proposto un “governo di responsabilità” regionale: «Se si vuole dimostrare di voler davvero scrivere una pagina nuova per il governo della Calabria, bisogna rifiutare, senza se e senza ma, i voti di chi è compromesso con il governo di centrodestra che ha portato allo sfacelo la nostra regione». Così come – dice Magorno – «altra premessa che non ammette alcuna incertezza, noi democratici non vogliamo i voti della ‘ndrangheta e di quegli ambienti collusi con il malaffare». Premesse «indispensabili e insindacabili», da cui «lanciare la nostra sfida per dare un governo nuovo alla Calabria e soprattutto fiducia e speranza ai calabresi». Una piccola dichiarazione programmatica in vista dell’arrivo del premier Renzi, che il 14 sarà a Reggio e Gioia Tauro.
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