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Muore don Gelmini, il fondatore della comunità di Zervò

Una grande foto campeggia sul sito web della comunità “Incontro” con la scritta “Ciao Don”. Perché così si faceva chiamare Don Pierino Gelmini dai suoi ragazzi e ragazze che nelle sue strutture ape…

Pubblicato il: 13/08/2014 – 10:11
Muore don Gelmini, il fondatore della comunità di Zervò

Una grande foto campeggia sul sito web della comunità “Incontro” con la scritta “Ciao Don”. Perché così si faceva chiamare Don Pierino Gelmini dai suoi ragazzi e ragazze che nelle sue strutture aperte in tutto il mondo trovavano una casa, una famiglia un aiuto per uscire dalla droga. Don Gelmini se ne è andato martedì notte, all’età di 89 anni dopo una lunga malattia. In Calabria, più precisamente a Santa Cristina d’Aspromonte, aveva creato la comunità di Zervò, dove soleva trascorrere il Ferragosto. Lo scorso anno, tuttavia, problemi di salute gli impedirono di essere presente alla consueta messa celebrata tra gli imponenti alberi che circondano la comunità.
Risale al 1963 l’incontro di Don Gelmini con il mondo del disagio e la decisione di dedicarsi alla riabilitazione di vittime di droga, alcol e altre dipendenze. Sorgono così le prime comunità: a Roma, all’Infernetto, vicino Casal Palocco, e poi a Mulino Silla, presso Amelia (Terni), il 27 settembre 1979. Su questi modelli si formeranno poi gli altri centri che sorgeranno in tutto il mondo. Il 24 febbraio 1982, la Comunità Incontro si costituisce, con atto notarile, come «Libera associazione, per l’assistenza ai tossicodipendenti, alcolisti, anziani, portatori di menomazioni psichiche e fisiche e a quanti siano emarginati, abbandonati od in particolari condizioni di necessità». Centri sorgono in Spagna, Grecia, Croazia e anche a Gerusalemme. Il centro calabrese sorge invece nel ’96.
Poi le prime ombre sulla sua reputazione con le accuse di presunte violenze sessuali da parte di alcuni ex ospiti della Comunità. La Procura della Repubblica di Terni, nel dicembre 2007 a seguito di indagini condotte in segreto, notifica ai difensori di don Pierino Gelmini l’atto di conclusione dell’inchiesta nella quale il sacerdote è accusato di molestie sessuali ai danni di otto ospiti della Comunità da lui stesso fondata. Inoltre all’epoca dei fatti, avvenuti tra il 1999 e il 2004, due delle presunte vittime sarebbero state minorenni. Don Gelmini si proclama innocente e Papa Ratzinger nel 2008, su sua richiesta, lo riduce allo stato laicale. Nel 2010 il rinvio a giudizio. Il processo prosegue ma a singhiozzo dato che don Pierino si ammala. L’ultima udienza si è tenuta il primo luglio scorso e in quell’occasione il medico, incaricato a febbraio dal tribunale, spiegò che per l’ex sacerdote non era possibile assistere alle udienze. La prossima udienza si sarebbe dovuta tenere il 4 marzo 2015. Il 5 agosto scorso al Santa Maria di Terni, don Pierino viene sottoposto ad un intervento per la sostituzione del pacemaker. Le sue condizioni di salute erano da tempo precarie.

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