CATANZARO «Non ci saremo in occasione della visita in Calabria del premier Matteo Renzi in programma domani e, comunque, non è pervenuto alcun invito ufficiale. In questo momento, poi, ci sentiamo ostaggio del Governo e di alcune scelte che l’esecutivo potrebbe adottare a nostro favore
a costo zero e che ignora». Lo ha detto la presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonella Stasi alla vigilia della tappa calabrese del presidente del Consiglio nel suo tour nel Sud d’Italia. «Non si tratta di uno sgarbo istituzionale – ha aggiunto la Stasi – ma dell’ennesimo tentativo di attirare l’attenzione su quelle che sono le vere emergenze istituzionali della Calabria. Serve un’attenzione sulla Calabria in questo momento e, soprattutto, serve un’attenzione speciale su una serie di questioni aperte che peraltro sarebbero a costo zero per il Governo nazionale. Una per tutte è quella della Zona economica speciale (Zes) di Gioia Tauro, ma c’è anche la richiesta della nomina del Commissario per la sanità che limita fortemente le nostre azioni, ci sono richieste di rimodulazione dei fondi Fas per il settore dei trasporti, della forestazione, aspetti ancora aperti sulla vicenda degli ammortizzatori sociali. L’auspicio è, comunque, che la venuta di Renzi sia apportatrice di qualcosa di concreto per la nostra regione. Se così fosse, a differenza della precedente sua venuta fatta di annunci che sono rimasti tali, non avrei difficoltà ad applaudirlo». All’incontro con i giornalisti hanno partecipato gli assessori regionali Giacomo Mancini (Bilancio), Luigi Fedele (Trasporti), Domenico Tallini (Personale), Alfonso Dattolo (Urbanistica), Nazzareno Salerno (Lavoro).
Nel corso dell’incontro i componenti della Giunta presenti hanno sottolineato alcuni degli aspetti di maggiore importanza nel confronto con il governo nazionale. «La Zes – ha detto Fedele – è indispensabile per la Calabria, ma ci sono problemi economici notevoli per la mancanza di risorse nel settore del trasporto pubblico locale. Abbiamo chiesto da tempo di poter utilizzare i fondi Fas, senza ottenere riscontro, e se il Governo non ci aiuta a settembre rischiamo il collasso». Per Tallini «è gravissimo che la Calabria, che ha fatto sforzi enormi per risanare il deficit in sanità, sia adesso vittima di irresponsabilità da parte del Governo che tarda a nominare il commissario straordinario. Con la decisione di fissare le elezioni al 12 di ottobre, atto che smentisce quanti hanno strumentalizzato il nostro operato, abbiamo dimostrato di avere le carte in regola per presentarci davanti agli elettori. E lo faremo». Di «necessità che venga messa una grande responsabilità da parte del Governo» ha parlato Salerno che non ha risparmiato critiche all’esecutivo nazionale in materia di ammortizzatori sociali. «In maggio, Renzi e il ministro Poletti avevano assicurato i fondi per i percettori, nei giorni scorsi abbiamo visto come è andata con le manifestazioni dei lavoratori esasperati perché in attesa di essere pagati, davanti alle sedi dell’Inps».
«Registriamo positivamente – ha detto dal canto suo Mancini – la presenza di Renzi in Calabria, ma gli chiediamo di intervenire sul Patto di stabilità che, da sindaco di Firenze, aveva giustamente definito “Patto di stupidità” e di accelerare rispetto alla spesa dei fondi comunitari».
Della Cabina di regia sulla Calabria si è occupato Dattolo. «Pensare ad un organismo del genere – ha detto -, senza coinvolgere un esponente della giunta regionale significa comprendere di non poter raggiungere alcun risultato».
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