CATANZARO Sequestrato circa un quintale di prodotti alimentari congelati e confezionati in difformità alla normativa in materia di etichettatura e rintracciabilità. L’operazione è stata condotta dal servizio di Igiene degli alimenti e nutrizione dell’Asp di Catanzaro, diretto da Francesco Faragò, dal Nucleo operativo dei carabinieri di Catanzaro sotto il comando del tenente Silvio Maria Ponzio e della polizia provinciale sotto il comando di Antonio Frustaci. Negli ultimi tempi, infatti, sono stati espletati vari controlli protesi alla tutela dei consumatori .
Dopo la recente prima ispezione al mercato all’ingrosso dell’ortofrutta in località Germaneto di Catanzaro, il servizio Igiene alimenti congiuntamente alla polizia provinciale, nel corso di questi ultimi giorni ha effettuato una serie di controlli agli automezzi addetti al trasporto di alimenti, nel corso dei quali sono stati riscontrate varie irregolarità igienico-sanitarie e amministrative, alle quali seguiranno le relative sanzioni.
Altri controlli sul territorio hanno riguardato la vendita dei funghi spontanei che, al momento, anche in considerazione dell’esiguità della raccolta, non ha evidenziato particolari anomalie. Le verifiche sono state effettuate in primo luogo presso i venditori ambulanti, perché i maggiori rischi correlati alla vendita dei funghi possono derivare proprio dalla vendita itinerante. La normativa nazionale e regionale in materia, infatti, pone il divieto assoluto della vendita itinerante dei funghi spontanei, in considerazione che tale tipologia di commercializzazione sfugge ai controlli e questi, soprattutto sui funghi a crescita spontanea, devono essere garantiti al massimo livello per prevenire le relative intossicazioni. Si coglie l’occasione per invitare vivamente la cittadinanza di astenersi dall’acquistare funghi dagli ambulanti, poiché la mancanza di adeguati controlli espone a rischi elevati i cittadini.
Altre attenzioni particolari hanno riguardato il controllo della potabilità dell’acqua nelle strutture ricettive turistiche. Nel corso di uno di questi controlli, è stato individuato un pozzo utilizzato abusivamente per la produzione di acqua potabile, senza la prescritta acquisizione del giudizio di idoneità d’uso. L’indagine igienico-sanitaria ha, inoltre, evidenziato la non idoneità dell’acqua del pozzo. Ovviamente immediati sono stati i provvedimenti adottati per la tutela dei consumatori ed assicurare, contemporaneamente, il regolare svolgimento del servizio turistico. Con la stessa attenzione continua, senza interruzione, il monitoraggio delle varie attività di preparazione e somministrazione di alimenti e quello dell’acqua destinata al consumo umano delle reti pubbliche del territorio. Tale particolare vigilanza ha permesso, tra l’altro, l’identificazione della causa di un focolaio tossinfettivo per il quale si è proceduto a informare l’autorità competente.
«Con la stagione estiva, per effetto dell’aumento della temperatura – ha spiegato il direttore del Sian ambito territoriale di Catanzaro Francesco Faragò – i rischi per gli alimenti aumentano considerevolmente. E così che alcuni operatori del settore alimentare finiscono per rendersi responsabili, a volte inconsapevolmente, di intossicazioni o tossinfezioni alimentari. Oltre a ciò, altri fattori peculiari del territorio vengono ad incidere considerevolmente sulla sicurezza alimentare durante i mesi estivi: la cospicua presenza di strutture ricettive turistiche, con tutte le problematiche connesse, la carenza di acqua destinata al consumo umano, il territorio montano con la rigogliosa crescita di funghi spontanei. Pur agendo nel contesto della programmazione nazionale e regionale, l’organizzazione dei controlli locali in tema di sicurezza alimentare si muove partendo dall’analisi del territorio con le sue problematiche e peculiarità e dai dati epidemiologici. È seguendo tali criteri che vengono programmati ed espletati i controlli da parte dei servizi preposti dell’Asp, quali il servizio di Igiene alimenti nutrizione e il servizio Veterinario Area B che, in fase ispettiva e nelle circostanze opportune, operano in collaborazione con organi esterni all’Asp quali i carabinieri, la finanza e la polizia provinciale».
x
x