VIBO VALENTIA L’ultimatum, l’ennesimo, è ancora una volta indirizzato al sindaco Nicola D’Agostino. Mentre i cumuli di rifiuti continuano inesorabilmente a invadere la città e le frazioni marine, e dopo che il municipio, per ragioni di «ordine pubblico», è rimasto chiuso per tutto il pomeriggio di ieri, è ancora una volta l’intervento del prefetto Giovanni Bruno a mettere con le spalle al muro il primo cittadino. Se sia la volta buona e se alle parole seguiranno i fatti è difficile dirlo, ma l’accento messinese e il tono perentorio del capo dell’Ufficio territoriale del governo non devono essere risultati affatto piacevoli alle orecchie di D’Agostino: «La città – gli ha intimato Bruno al telefono di fronte a diversi cronisti – entro domenica dev’essere pulita. Sennò passo alla commissione d’accesso». Un intervento, questo, che lo stesso prefetto ha definito «inevitabile» anche alla luce dell’episodio di ieri, con la casa comunale chiusa senza preavviso in un orario in cui doveva essere aperta al pubblico. Intanto, mentre continuano le tensioni sul futuro lavorativo degli operai ex Eurocoop – che dovrebbero essere assorbiti dalla nuova azienda, Progettambiente, subentrata nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti –, la città resta nel caos.
s.pel.
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