CATANZARO «La presidente facente funzioni, Antonella Stasi, ha dovuto convocare le primarie istituzionali adempiendo a un obbligo di legge, e pertanto ella non ha alcuna responsabilità, ma è un gravissimo errore far spendere circa un milione di euro alla cittadinanza per dipanare diatribe tra partiti in una Regione che è impossibilitata ad assumere medici per le regole restringenti della spending review». Lo afferma in una nota il coordinatore regionale del Ncd calabrese, senatore Antonio Gentile.
«Sono stato tra i primi, a maggio – aggiunge – a chiedere alla coalizione dei moderati di svolgere le primarie, ma in un contesto privato, così come ha fatto precedentemente il Pd, e non a spese dei cittadini. Le primarie devono essere un fatto privato, di partito o di coalizione, e non invece un’organizzazione costosa che imporrà la trasformazione dei comuni in seggi elettorali, con ulteriori costi per il mancato svolgimento delle attività di lavoro. Chi si assumerà questa responsabilità in Calabria, una Regione che è costretta più delle altre a fare i conti con le ristrettezze di bilancio? Chi lo farà dovrà spiegarlo ai cittadini, dovrà spiegare che con il
costo complessivo (tra organizzazione diretta, almeno due giorni di astensione dagli uffici pubblici interessati, pulizia dei plessi) di questa operazione potremmo assumere stabilmente 20 medici o 100 disoccupati interinali».
«Si dovrà inoltre spiegare ai cittadini – prosegue Gentile – che appena 45 giorni dopo si svolgeranno le elezioni regionali vere e proprie e questo significa alimentare quella disaffezione alla partecipazione che purtroppo è già esistente e che porterà a ulteriore astensionismo. Non si può pensare di dipanare i problemi interni di un partito o di una coalizione facendo pagare il prezzo e il costo ai cittadini. È una cosa poco nobile della quale, ripeto, chi ne sarà fautore si assumerà la responsabilità politica».
«Invito pubblicamente tutti i partiti – conclude Gentile – a rinunciare alle primarie a pagamento destinando la somma in bilancio ad attività a sostegno dell’occupazione». (0020)
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