«Donne, donne, oltre alle gambe c’è di più. Siamo donne, un universo e mezzo in piùùù…».
Cantavano così Sabrina Salerno e Jo Squillo. Il fortunato motivetto appariva ieri sera a Roccella Jonica come la più appropriata delle colonne sonore rispetto all’ingresso, nell’arena che ospita il Festival Jazz, di due illustri ospiti in tacco dodici, gonne mozzafiato, dècolletè generoso e abbronzatura sperlucente. Erano Jole Santelli e Wanda Ferro, che nella Locride hanno deciso di trascorrere insieme alcuni giorni di vacanza.
Una coppia che, ammesso ne avessero le intenzioni, difficilmente potrebbe passare inosservata e questo non certo (o non solo) per l’avvenenza fisica ma anche (e forse soprattutto) per il ruolo che attualmente ricoprono sulla scena politica regionale, tormentatissima e incerta quanto non mai.
Jole alla guida di Forza Italia, Wanda candidata in pectore per la carica di presidente della Regione e con i sondaggi in mano al Berlusca che la indicano come l’unica carta giocabile per impedire la vittoria del centrosinistra e dei grillini.
E nella cornice del festival jazz roccellese, Wanda e Jole non hanno dispensato solo sorrisi e abbracci, né si sono limitate a regalarsi agli apprezzamenti di molti ammiratori, o almeno a quelli che riuscivano a sfuggire agli sguardi ammonitori e alle gomitate nella pancetta delle loro accompagnatrici ufficiali.
Di più: hanno voluto esplicitare, oltre ogni legittimo dubbio, che tra loro non c’è solo una sinergia formale ma anche una eloquente complicità. Con buona pace dello stereotipo che vorrebbe sempre in guerra fra loro le “prime donne”, con annesso arsenale di perfide battute, falsi compimenti e diaboliche distrazioni, spinte fino al fingere un malore e rovesciare la granita addosso al vestito della rivale.
Mettendo da parte ironia e ammiccamenti e passando, politicamente, al sodo, la passerella roccellese racconta molto più di un lungo e articolato comunicato stampa.
Semmai c’è da scoprire chi sono i veri, e sicuramente diversi, destinatari del messaggio.
E qui torniamo al motivetto che abbiamo eletto a colonna sonora della tournée politico-mondana dell’inedita coppia Jole-Wanda. Quel motivetto, infatti, dopo avere ribadito che «oltre alle gambe c’è di più», rivolge un martellante ammonimento alla presunzione maschile: «Attento che cadi, attento che cadi, attento che cadi, attento che cadi».
Chissà Jole e Wanda a chi lo dedicherebbero!
I candidati non mancano: da Oliverio a Callipo. Ma forse sarebbe più calzante dire da Scopelliti a Gentile, passando per Raffa e per Galati.
E l’eterna f.f. Antonella Stasi? Restando alle allegorie canore, può chiedere conforto ad Aznavour: «Ed io tra di voi se non parlo mai ho visto già tutto quanto. Ed io tra di voi capisco che ormai la fine di tutto è qui». (0020)
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