ROMA «Caro presidente, la Calabria rischia di buttare un milione di euro per le primarie istituzionali, volute con una legge della precedente legislatura regionale e che si potrebbero risparmiare se nessuno, dei partiti e delle coalizioni, presentasse domanda entro il prossimo 29 agosto». È quanto scrive con una lettera al premier Renzi, Antonio Gentile, Segretario ufficio di presidenza del senato e coordinatore regionale dell’Ncd calabrese.
«Siamo la regione più povera d’Italia, costretta a un doloroso piano di rientro finanziario in sanità. Abbiamo il tasso di disoccupazione più alto del Paese e i limiti del patto di stabilità non ci consentono a volte di poter pagare gli stipendi ordinari dei forestali e di altre categorie. Da noi, come nel resto del Paese, molti commercianti sono costretti a chiudere per una pressione fiscale insostenibile», scrive Gentile, e di seguito sottolinea: «Mi chiedo con quale coraggio ci potremmo rivolgere alle categorie produttive, ai disoccupati, alla gente che fa fatica a ricevere erogazioni sanitarie se spenderemo un milione di euro dei cittadini per dipanare conflitti interni ai partiti».
«Come Ncd abbiamo ufficialmente dichiarato che non parteciperemo alle primarie a spese dei contribuenti, pur essendo assolutamente favorevoli al metodo di consultazione popolare quando esso sia privato e non sostenuto dalla collettività. Credimi, in questo caso è ancora peggio lo spreco
di denaro pubblico rispetto a un finanziamento a gruppi politici che utilizzassero questi soldi per far lavorare 50 giovani», ha aggiunto Gentile. Il senatore conclude dicendo: «Con un milione di euro
potremmo assumere subito 20 medici di pronto soccorso. Spero tu vorrai esprimere la tua opinione che non potrà non essere in sintonia con quanto dichiarato sui soldi pubblici e il finanziamento alla politica».
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