REGGIO CALABRIA Il fantasma di Peppe Scopelliti (e non solo quello) spacca Forza Italia. Basta solo (ri)avvicinare al partito il nome dell’ex governatore per far esplodere conflitti e alimentare un dibattito carico di sospetti e battutine acide. Premessa: in questi giorni, Jole Santelli e Wanda Ferro spopolano nel Reggino e sui social network. La loro amicizia – che è anche una sintonia politica – non è passata inosservata: né sul lungomare di Roccella Jonica né su Facebook. Non è passato inosservato neanche l’endorsement scopellitiano alla candidatura di Wanda Ferro alla Regione. Una parte di Forza Italia – quella reggina – ha messo insieme i due dati tirando fuori un paio di conclusioni che hanno suscitato non poco fastidio. Primo: la coordinatrice regionale parteggia troppo apertamente per Wanda Ferro. Secondo: è pronta a riaprire le porte a Peppe Scopelliti in un partito che ha faticato a scrollarsi di dosso l’immagine del “modello Reggio”. Considerazioni affidate a una nota del coordinatore provinciale reggino Roy Biasi, vicinissimo alle posizioni dell’ex parlamentare Nino Foti e del presidente della Provincia Peppe Raffa. Lo scontro è ai vertici, insomma. E Jole Santelli non si è tirata indietro: “Non ho bisogno che Biasi mi firmi il visto per visitare la provincia di Reggio Calabria”. E poi “questa incomprensibile e noiosa telenovela ‘Scopelliti sì, Scopelliti no’ mi ha stufato”. E’ a Roma che si decideranno le alleanze per le regionali. Partita chiusa? Niente affatto. Perché, dopo Biasi, è il turno di Raffa. Che apprezza il gradimento della coordinatrice per Roccella e il jazz ma spiega che “se certi tour estivi acquistano rilievo politico-elettorale le cose cambiano e di molto”. Per Raffa, la presenza della Santelli nella Locride “assume un aspetto paradossale se non preoccupante ove si consideri che nel suo tour era accompagnata da un’aspirante candidata alla presidenza della giunta regionale rispetto alla quale rivendico un trattamento che non danneggi la mia immagine e la mia dignità (cosa che vale anche nei confronti di Giacomo Mancini e di quant’altri vorranno proporsi alla guida della Regione)”. La richiesta è quella di un comportamento super partes. E, alla minaccia della coordinatrice di prendere provvedimenti nei confronti di Biasi, il presidente della Provincia di Reggio risponde con toni simili: si augura che “in futuro si faccia di tutto per evitare incomprensioni che offuscano l’immagine di Forza Italia e disorientano la base dei militanti. Perché se così non dovesse essere saremmo noi, classe dirigente seria e responsabile, nostro malgrado, ad assumere iniziative conseguenziali…”. Ovviamente, la risposta non si è fatta attendere: “Sono davvero sorpresa e dispiaciuta delle parole di Peppe Raffa. Molto dispiaciuta. Capisco la necessità di dare ‘copertura politica’ al coordinatore provinciale, ma Raffa sapeva molto bene della mia presenza nella Locride perché lo avevo personalmente avvisato tramite vari sms e per telefono”. La coordinatrice spiega di non aver organizzato alcuna manifestazione elettorale e di aver messo sempre al centro dei suoi ragionamenti Forza Italia: “Non insulti la mia intelligenza, Raffa, ritenendo che possa pensare di affrontare temi politici nei weekend, nè tantomeno che abbia la presunzione di scegliere o sponsorizzare i candidati. Le parole del presidente della Provincia di Reggio, che stimo, mi addolorano e ne rimango fortemente stupita, visto che proprio ieri sera abbiamo a lungo discusso e mi sembrava più che proficuamente”. L’agosto di Forza Italia è caldissimo.
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