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Chiappetta e Grillo: primarie sì ma non istituzionali

REGGIO CALABRIA «Ormai siamo alle battute finali di un percorso che vedrà, tra un po’ di tempo e dopo la scelta sovrana degli elettori, l’avvio di una nuova consiliatura regionale. In questi anni t…

Pubblicato il: 25/08/2014 – 14:37

REGGIO CALABRIA «Ormai siamo alle battute finali di un percorso che vedrà, tra un po’ di tempo e dopo la scelta sovrana degli elettori, l’avvio di una nuova consiliatura regionale. In questi anni tanti problemi hanno ricevuto risposte concrete, ma sono ancora molte le emergenze che richiedono attenzione, approfondimento e scelte conseguenti». Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali Gianpaolo Chiappetta e Alfonsino Grillo, capigruppo, rispettivamente, del Nuovo centrodestra e della Lista Scopelliti presidente. «Naturalmente – aggiungono – la campagna elettorale sarà il contesto nel quale ciascuna coalizione e ciascuna forza politica dovranno rivolgersi agli elettori con una precisa proposta programmatica e un’idea di Calabria; l’auspicio è che il consenso degli elettori venga chiesto non sulla base di contrapposizioni inutilmente polemiche ma in forza di un progetto per il futuro della regione, progetto la cui attuazione dipende anche e soprattutto dal ruolo e dalla figura del nuovo presidente della giunta regionale. La scelta del candidato presidente è dunque assolutamente decisiva perché, in questa fase, sarebbero proprio i partiti e le coalizioni ad avere l’obbligo e la responsabilità di definire chi tra i propri dirigenti, in questa fase storica, può assumere un tale onere con il carico di conseguenti responsabilità. E se facciamo realmente tesoro degli ultimi anni di politica nazionale e regionale tutti sappiamo bene che si tratta di una scelta che non può più essere, come accadeva in passato, figlia di accordi personali, conseguenza di indicazioni esclusivamente romane, accordo di sintesi tra singoli protagonisti».
Secondo Chiappetta e Grillo «la storia politica recente alla quale ci riferiamo ci indica un metodo partecipativo, uno strumento che mantiene in capo ai partiti precise responsabilità ma che coinvolge in una cosi delicata scelta cittadini e militanti. Le primarie sono lo strumento adeguato per giungere ad una scelta chiara, indiscutibilmente condivisibile perché suffragata dal consenso dei militanti e dei simpatizzanti. Bisogna fare le primarie e farle con la consapevolezza del momento e della responsabilità dei partiti. Niente primarie a spese della Regione e dei cittadini, ma primarie nelle quali i partiti e le coalizioni mostrino la loro vitalità, il loro attaccamento alla regione, la loro volontà di essere comunità ampia e non ristretto circolo di decisioni. Si facciano dunque le primarie non istituzionali – concludono i due esponenti della maggioranza a Palazzo Campanella – e si facciano senza gravare sul bilancio regionale. Spendere un milione di euro sarebbe una scelta incomprensibile soprattutto in un momento nel quale le condizioni di crisi e le emergenze, pensiamo ad esempio alla Fondazione Campanella, restituiscono l’immagine di una Regione che necessita di parsimonia, lungimiranza ed investimenti pubblici unicamente produttivi. Fare le primarie e farle non a carico della Regione sarebbe un ottimo segnale per la Calabria ed un buon viatico per partiti e coalizioni autenticamente rinnovati». (0070)

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