C’è ancora spazio per tentare la risalita. Di più: nonostante la gravità della condizione attuale (o paradossalmente proprio grazie a questa) è possibile lanciare una sorta di “New Deal” calabrese che trasformi profondamente la politica, l’economia e la socialità calabrese.
Ci crede fortemente la “strana coppia” formata dal politologo romano Gioele Magaldi e dal giovane avvocato gioiese Francesco Maria Toscano. Al punto da fondare una «associazione prepolitica» intitolata ad Eleanor Roosevelt, la “First lady of the World” che, nel dopoguerra, presiedette la commissione che delineò e approvò la Dichiarazione universale dei diritti umani. Provocatoriamente, ma non troppo, Toscano e Magaldi propugnano una «trasversalità a scopi benefici» che si ritrovi a lavorare dentro un laboratorio di idee aperto a esponenti della società civile, del mondo politico, culturale, imprenditoriale.
Alla prima presentazione del progetto, nei giorni scorsi in quel di Gioia Tauro, erano presenti in tanti tra rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali. A loro si è chiesto se non ritenessero che, data la gravità della situazione, non fosse il caso di lasciare da parte gli steccati ideologici e cercare di dar vita ad azioni sinergiche che muovano da un semplice paradigma: generare un nuovo clima di fiducia.
Curiosità o interesse concreto? Sta di fatto che in sala si sono visti Massimo Canale del Pd e Giuseppe Falcomatà, candidato a sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Reggio. Seduto in prima fila l’ex governatore Scopelliti. E ancora, presenti in sala l’ex senatore Crinò, l’ex viceministro Nucara, i consiglieri provinciali Cara, Zavettieri e Sciarrone, l’ex consigliere comunale reggino Massimo Ripepi. In attesa di conferme, Francesco Maria Toscano, aprendo i lavori, si è augurato «che questo paradigma possa essere recepito, in virtù delle prossime elezioni ci muoveremo su un piano nazionale per cui proporremo in ogni dove non solo grandi opere ma anche interventi di riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del territorio. Tutti possono contribuire a riempire questo contenitore». Gioele Magaldi, dal canto suo, ha tenuto a sottolineare che «la Roosevelt ha deciso di evitare il modus operandi tipico dei partiti ma vuole fortemente esercitare un’opera di influenza solare sulle Istituzioni e si rivolge ai politici di tutto l’arco costituzionale. La nostra associazione nasce dal basso e si troverà a decidere i suoi organi autonomamente diventando la casa di coloro che vogliono implementare una visione globale con un’altra, per così dire, “glocale”».
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