IN EDICOLA | “Tradizione” criminale

Il 18 agosto scorso, sulla strada che da Gerocarne, nel Vibonese, conduce alla frazione Ciano, due individui incappucciati hanno bloccato il furgone di una ditta che distribuisce generi alimentari e, prima di rubare l’incasso, uno dei due non ha esitato a puntare il fucile contro il figlio 13enne del titolare. Quindici giorni prima un altro colpo era stato messo a segno nel vicino centro di Sorianello: tre persone, a volto scoperto, hanno rapinato un vigilantes che portava i soldi delle pensioni all’Ufficio postale. Il 23 luglio è invece andato a vuoto il tentativo di derubare un distributore di carburanti a Maierato, mentre due giorni prima c’era stato l’agguato fallito al 20enne Valerio Loielo, figlio del boss Pino – ucciso nell’aprile 2002 assieme al fratello Vincenzo – e fratello di Rinaldo, finito in carcere perché trovato in possesso di un potente ordigno che gli sarebbe stato procurato da Pantaleone “Scarpuni” Mancuso.
La zona compresa tra Soriano, Sorianello e Gerocarne, dunque, continua a essere una polveriera pronta a esplodere in qualsiasi momento, e gli inquirenti stanno indagando su possibili collegamenti tra le rapine, che da queste parti sono una consolidata “tradizione” criminale, e la faida di ‘ndrangheta che insanguina il territorio ormai da più di un decennio.

Il servizio “Tradizione” criminale, a firma di Sergio Pelaia, è sul Corriere della Calabria in edicola fino al 4 settembre