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Più primarie per tutti

LAMEZIA TERME L’unico dato certo è che in Calabria si celebreranno due “primarie”: il 7 o il 14 settembre quelle “autogestite” del centrosinistra, il 21 quelle “istituzionali”. Alle prime partecipe…

Pubblicato il: 29/08/2014 – 12:23
Più primarie per tutti

LAMEZIA TERME L’unico dato certo è che in Calabria si celebreranno due “primarie”: il 7 o il 14 settembre quelle “autogestite” del centrosinistra, il 21 quelle “istituzionali”. Alle prime parteciperanno – con ogni probabilità – i tre candidati già ufficializzati, cioè Gianluca Callipo e Mario Oliverio per il Pd e Gianni Speranza per Sel. Le consultazioni che si svolgeranno sotto l’egida della Regione, invece, vedranno in campo il solo movimento Diritti civili, con le candidature del leader Franco Corbelli, dell’ex sottosegretario Elio Belcastro e della giovane Antonietta Perri. La presentazione delle liste è stata l’occasione per un piccolo giallo che ha per protagonista Mario Maiolo. Che ha prima presentato la sua candidatura per le primarie, salvo poi ritirarla. Il retroscena è svelato da una nota diffusa dal movimento che fa capo all’ex assessore regionale: «L’associazione Amici della Calabria, avendo avuto notizia di eventuali altre candidature alle primarie istituzionali da parte di esponenti del centrosinistra, oltre le candidature già presentate nei giorni scorsi, ha predisposto la procedura per la presentazione della candidatura». Riscontrata la presenza degli altri delegati, i collaboratori di Maiolo hanno così avviato l’iter burocratico per partecipare alle primarie. Poi il dietrofront: «Poiché nessun altro candidato ha effettuato la presentazione entro le ore 12 è stato disposto il ritiro della prenotazione perché venivano meno i presupposti politici per la partecipazione alle primarie istituzionali che riteniamo essere l’unico contesto possibile in cui presentare in competizione il nostro progetto politico che, ovviamente, proseguirà lungo il percorso già indicato».
Circostanza confermata anche dalla giunta regionale: alle 12 «l’Ufficio elettorale regionale per le primarie ha ricevuto la presentazione di due liste per la partecipazione alle elezioni primarie per la selezione dei candidati alla presidenza della giunta regionale: una, del gruppo politico Diritti civili, con legale rappresentante Franco Corbelli e un’altra relativa all’associazione politico-culturale denominata “Amici della Calabria”, con legale rappresentanza del consigliere regionale Mario Maiolo. In sede di acquisizione della documentazione relativa a quest’ultima lista è pervenuta agli uffici la dichiarazione del consigliere Maiolo di voler ritirare la candidatura alle elezioni primarie».
Tradotto dal politichese: la mossa di Maiolo era un tentativo di marcare a uomo Mario Oliverio, i cui delegati erano anch’essi a Catanzaro, pronti a presentare la candidatura del presidente della Provincia. L’accordo con Magorno e Callipo, però, ha spinto Oliverio a optare per le primarie “interne” di coalizione.
Maiolo ha voluto comunque spiegare la sua decisione di ritirare sul filo di lana la candidatura: «Atteso che non sono state presentate altre candidature si è deciso di non dare seguito alle procedure in modo tale da non avere responsabilità alla prosecuzione di un processo che avrebbe condotto la Regione a spese di gestione delle consultazioni non più utili visto il contesto politico di adesione alle primarie. Nonostante ciò rimane mia ferma convinzione che le primarie istituzionali rappresentino il solo viatico a consultazioni democratiche e scevre da occasioni di mancata trasparenza delle procedure».

 

CORBELLI TIRA DRITTO
Nessun passo indietro, invece, per Corbelli e Diritti civili: «Andiamo avanti per la nostra strada e faremo le primarie istituzionali». Un percorso che il Pd ha scelto di non condividere. Posizione espressa in una dichiarazione congiunta sottoscritta dai due candidati Callipo e Oliverio oltre che dalla vice segretaria nazionale del partito Debora Serracchiani e dal segretario regionale Ernesto Magorno. La scelta è dettata dalla volontà di non intralciare l’iter che potrebbe portare la Calabria al voto il 12 ottobre: «Non bisogna perdere altro tempo, le impellenti e gravi emergenze della Calabria non ammettono di rinviare ulteriormente il ricorso alle urne. Per tale ragione è necessaria una decisa e chiara assunzione di responsabilità agli occhi dei calabresi, stanchi di assistere ad una interminabile pantomima. La segreteria nazionale, la segreteria regionale e i due candidati del Pd alle primarie concordano che in ragione delle scelte che emergeranno nel Consiglio dei ministri di oggi sulla data del voto della città di Reggio Calabria, le primarie di coalizione per la scelta del candidato presidente del centrosinistra si terranno il 7 o il 14 settembre». Per il 2 settembre è invece convocata l’assemblea regionale del partito, che sarà presieduta dalla stessa Serracchiani.

 

SPERANZA CONCORDE

Anche Speranza si “tira fuori” dalle primarie istituzionali, ma non da quelle interne, alle quali parteciperà. Ad annunciarlo è il segretario regionale di Sel, Mario Melfi, secondo cui le ragioni che hanno spinto il sindaco di Lamezia a rinunciare «sono state quelle di non offrire il destro a un centrodestra che persegue l’obiettivo di dilazionare i tempi il più possibile sul voto delle elezioni regionali, per continuare a (dis)amministrare la Calabria e allontanare il sospetto nei calabresi, alimentato da pseudo-moralisti, di sperperare il denaro pubblico per una nuova trovata di finanziamento pubblico ai partiti. Pseudo-moralisti, è giusto ricordarlo, che non hanno lesinato di offrire negli anni importanti prebende a consulenti e avvocati in tutti i settori della vita amministrativa regionale ad iniziare da quello della sanità».

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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