LAMEZIA TERME «Diffidiamo la giunta regionale dal compiere qualsiasi atto di nomina anche temporanea nelle aziende sanitarie». I consiglieri regionali del Pd Demetrio Naccari Carlizzi e Carlo Guccione prendono posizione sulle “nomine illegittime” dell’esecutivo e intimano uno stop. I democrat chiedono inoltre la revoca di tutte le nomine «effettuate a decorrere dalle dimissioni del presidente della giunta regionale, perché non rientranti tra gli atti di ordinaria amministrazione». Naccari e Guccione ricordano che le funzioni della giunta, dopo le dimissioni del governatore Scopelliti, sono limitate: «Già con parere del dirigente del dipartimento regionale Personale, Umberto Nucara, la giunta era stata invitata a non procedere alla nomina di manager nelle aziende sanitarie e ospedaliere perché l’esecutivo calabrese attualmente in regime di “prorogatio” non può procedere al compiere di atti che non siano di ordinaria amministrazione, tanto che la stessa giunta attenendosi a tale nota aveva proceduto alle nomine apicali dei dipartimenti Cultura e Lavori pubblici nominando reggenti a tempo». C’è poi il recente parere dell’Avvocatura distrettuale dello Stato «per cui la nomina dei direttori generali di Asp o Aziende ospedaliere non rientra tra gli atti di ordinaria amministrazione».
Proprio in base a questa pronuncia – secondo Naccari e Guccione – «sono da intendersi atti di straordinaria amministrazione tutte le nomina in genere di soggetti preposti ai più alti livelli di responsabilità nell’ambito degli apparati tecnico-burocratici pubblici perché configurabili alla stregua di attività riconducibile nell’alveo della cosiddetta alta amministrazione che costituisce il primo e più immediato grado di attuazione dell’indirizzo politico in campo amministrativo. Anche la nomina di commissari straordinari risulta interdetta all’organo in regime di prorogatio».
Ma la giunta regionale non ha tenuto conto delle sue limitazioni – ricordano i consiglieri del Pd – ha provveduto alle nomine dei presidenti di Fondazione Terina e Film Commission. del direttore generale Mater Domini, del presidente di Fincalabra e del dg dell’Asp di Cosenza».
p. bel.
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